Associazioni

Ora anche Rivodutri ha la sua panchina rosa

A Rivodutri, l’amministrazione comunale ha posto una panchina rosa che è stata inaugurata alla presenza del sindaco Michele Paniconi e di una delegazione della LILT Rieti, per sensibilizzare sul tema della prevenzione

È ancora inverno, ma le panchine rosa continuano a fiorire sul territorio provinciale. A Rivodutri, a non molta distanza dell’Arco Alchemico, precisamente a fianco della porta della chiesa, l’amministrazione comunale ha posto una panchina colore rosa che è stata inaugurata alla presenza del sindaco Michele Paniconi, di rappresentanti del Consiglio e di una delegazione della LILT Rieti.

Al taglio del nastro tricolore hanno partecipato il sindaco Michele Paniconi, il consigliere Emanuele Mencarelli, Giovani Cinardi, Loredana Lodovici, Katiusha Battisti.

«Saluto il presidente Enrico Zepponi e l’intera delegazione della LILT – ha detto il sindaco – ma questa manifestazione dimostra che nonostante il Covid, che ci ha impegnati severamente, non abbiamo dimenticato le altre tematiche della salute e la lotta contro il tumore è certamente in primo piano. La presenza di Barbara Pelagotti nella Consulta femminile dalla delegazione LILT ci conforta perché noi deleghiamo proprio a lei, ex sindaco di Rivodutri, le incombenze delle di contrasto alle malattie tumorali».

«Sono orgogliosa – ha affermato Barbara Pelagotti – di essere qui in questa doppia veste di rappresentante del Comune e della LILT. Tra le due istituzioni la collaborazione parte da lontano perché anche negli anni passati abbiamo avuto delle importanti iniziative. Ora questa panchina rende attivo un focus di attenzione verso le donne cui sono rivolti i messaggi della Prevenzione suggeriti dalla LILT».

A sua volta il presidente Zepponi, ricordando che il 4 febbraio è stata celebrata la “Giornata mondiale della lotta contro i tumori”, ha aggiunto:

«Questa panchina rosa vuole sottolineare la necessità della Prevenzione per combattere i tumori e rivolgo un appello alle donne, più attente a queste tematiche, di coinvolgere i loro uomini giovani e soprattutto meno giovani, i quali normalmente sono poco attenti, ma non per questo meno esposti al male. In questo caso dimostrano di essere il vero sesso debole. Il sindaco ha evocato il covid, con il quale, secondo me, dovremo convivere come stiamo convivendo con il cancro che negli ultimi cinque anni ha visto diminuire sensibilmente il numero delle vittime. Contro il covid, in attesa dei missili intelligenti abbiamo trovato un cannone, cioè il vaccino. Per il tumore uno dei cannoni è la prevenzione. Scoprire precocemente un tumore alla mammella di pochi millimetri è una cosa, più grande e tardivamente è un’altra cosa, molto peggiore per la paziente e per la sua famiglia. Grazie sindaco per questa panchina rosa che è un segnale per tutti».

A sua volta il vice presidente della LILT Rieti Flavio Fosso ha ricordato come le panchine rosa si siano diffuse in tutta la provincia anche per l’attività e l’impegno della LILT Rieti che pure in piena pandemia non ha interrotto la sua attività di propaganda della Prevenzione. Ora essa sta riprendendo in pieno con i medici volontari, gli screening, gli ambulatori, la palestra, le conferenze nei vari istituti scolastici. «E presto ricorderà in modo adeguato il quarantennale della fondazione dell’Associazione provinciale», ha concluso.