Nuove attrezzature per il de’ Lellis: a Oftalmologia e Radioterapia Oncologica

Al de’ Lellis il nuovo Yag Laser/SLT, strumentazione presente in pochissime Strutture del Lazio. L’ospedale reatino avrà anche un secondo acceleratore lineare per potenziare il servizio di Radioterapia. Sarà realizzato anche un secondo bunker.

Presso l’Oftalmologia dell’Ospedale reatino aperta una nuova linea di attività: la Trabeculoplastica selettiva per il Glaucoma primario ad angolo aperto.

Presso l’Unità Operativa di Oftalmologia del de’ Lellis diretta dal professor Fabio Fiormonte, da oggi è disponibile il nuovo Yag Laser/SLT. Si tratta di una apparecchiatura Laser che, oltre ad espletare la prestazione di Capsulotomia Yag Laser per fibrosi capsulare/cataratta secondaria, consentirà di aprire, presso l’Ospedale reatino, una nuova linea di attività: la Trabeculoplastica selettiva per il Glaucoma primario ad angolo aperto.

La Laser Trabeculoplastica Selettiva (SLT) consiste nell’ esecuzione di stimolazioni termiche a livello del trabecolato tali da determinare un incremento della sua capacità di deflusso con conseguente calo della pressione intraoculare. La particolare lunghezza d’onda di questo Laser (532nm) permette di ridurre i danni ai tessuti circostanti che si verificano per dispersione di calore. La Trabeculoplastica Laser Selettiva può essere utilizzata come trattamento iniziale nel glaucoma ad angolo aperto, come alternativa alla instillazione dei colliri (le linee guida dell’European Glaucoma Society e molti lavori scientifici confermano questa indicazione), oppure per affiancare la terapia topica laddove questa diventi insufficiente al contenimento della pressione endoculare.

La SLT è sicura; non è associata ad effetti collaterali sistemici o locali causati dai farmaci ipotonizzanti: Non richiedono che il paziente resti costantemente aderente alla terapia prescritta. Il Laser, infatti, una volta effettuato agisce da solo nel tempo. È selettiva; poiché utilizza una fototermolisi selettiva per delle cellule specifiche, lasciando intatto il tessuto circostante. Il Laser è applicato in una zona che non ha nessuna funzione visiva, per cui non può in alcun modo comportare un danno visivo. È intelligente; perché stimola i meccanismi naturali del corpo per migliorare la fuoriuscita del liquido in un occhio. È facile; la procedura infatti è rapida (pochi minuti) e priva di qualunque dolore o fastidio.

Tale strumentazione è presente in pochissime Strutture ospedaliere del Lazio, prevalentemente Universitarie. L’attivazione del nuovo Yag Laser/SLT permetterà, all’Azienda Sanitaria Locale, di migliorare l’offerta sanitaria potenziandola e di offrire un Servizio di altissima qualità, attraverso un trattamento ambulatoriale, indolore e senza la necessità di sottoporsi ad anestesia né, tanto meno, ad una terapia post-trattamento.

Radioterapia, la Direzione aziendale: «Migliorerà l’offerta e saranno abbattuti i tempi di attesa».

L’Ospedale de’ Lellis avrà un secondo Acceleratore Lineare per potenziare il Servizio di Radioterapia. La Regione Lazio, con il DCA n. 190 del 26 maggio 2016, ha approvato il Programma Regionale di Investimenti in Edilizia Sanitaria (ex Art. 20 Legge 11 marzo 1988 n. 67, III fase), che prevede, per l’Azienda Sanitaria Locale, un capitolo riguardante l’adeguamento e messa a norma del de’ Lellis. Il Programma comprende, infatti, l’acquisizione di forniture sanitarie per l’ammodernamento tecnologico.

I fondi saranno destinati all’acquisizione di un secondo Acceleratore Lineare di ultimissima generazione per l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia, per un importo di 1.700.000,00 euro e alla realizzazione di un secondo Bunker (importo complessivo 500.000,00 euro) per i trattamenti dei pazienti oncologici. La Direzione Aziendale sta lavorando al Progetto da sottoporre alla Regione Lazio. Il parere favorevole del Mef, al Dca regionale, è previsto per settembre; seguirà l’erogazione dei fondi per l’esecuzione dei lavori e l’acquisto del nuovo Acceleratore, da parte della Regione Lazio.

“La messa in esercizio dell’attrezzatura –spiegano dalla Direzione Aziendale – permetterà di abbattere le liste di attesa, intollerabili soprattutto quando riguardano patologie tumorali, rispondendo al meglio alla sempre crescente domanda e non ultimo, di superare alcune criticità date dall’ utilizzo dei macchinari, impegnati da un elevato numero di pazienti, molti dei quali provenienti da fuori provincia e regione”.