Musica e solidarietà protagoniste al Flavio Vespasiano

Tanta musica popolare ed una solidarietà vera sono state protagoniste sabato 14 ottobre 2017 dell’evento “Coralità e solidarietà” che ha visto il teatro Vespasiano di Rieti location dell’evento. La manifestazione, progetto nazionale ideato dal Centro Nazionale Coralità del Club Alpino Italiano in collaborazione con i rappresentanti regionali del Cai di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, ha voluto essere un momento di vicinanza verso le popolazioni colpite dal sisma. Vicinanza che si è materializzata attraverso la musica corale la quale, come ha sottolineato il presidente generale del Cai Vincenzo Torti, «vuole rompere i silenzi innaturali delle aree terremotate» e cercare di alleviare le terribili sofferenze delle genti del centro Italia.

Un bel video sulla frequentazione della montagna, realizzato dalla sede centrale del Club Alpino Italiano, ed un promo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno aperto la serata nella quale protagonisti sono stati i cori Cai di Rieti e “La Martinella” di Firenze. Dopo l’intervento del presidente regionale del CAI Lazio Fabio Desideri, incentrato sulla costruzione della Casa della Montagna ad Amatrice, spazio alla musica con le melodie alpine intonate dal coro della sezione CAI di Rieti diretto dal maestro Emanuele Stracchi. Diversi i brani eseguiti dal gruppo corale reatino che hanno spaziato dalla musica classica (Inno al creatore di Ludwing Van Beethoven e Jesu! Rex Admirabilis di Giovanni Pierluigi da Palestrina) a testi propriamente montanari come La tradotta, A mezzanotte in punto. L’omaggio alla terra sabina è venuto con il brano Communio di Valerio Valeri, compositore reatino di metà ottocento maestro di cappella della Cattedrale di Rieti, riscoperto proprio da Emanuele Stracchi.

E poi spazio al coro “La Martinella” di Firenze che con le sue possenti voci maschili ha intonato canti noti e meno noti della tradizione alpina: La strada ferrata, sul ponte di Perati e brani della tradizione popolare toscana. La bravura dei coristi fiorentini ha incantato gli spettatori che sulle note della Montanara, che compie proprio nel 2017 90 anni, hanno intonato assieme al gruppo corale il celebre canto inno dei “montanari”.

Sul palco poi, sono saliti i rappresentanti dei territori colpiti dal sisma ed il presidente della sezione Caidi Amatrice assieme al responsabile della squadra del Soccorso Alpino del borgo montano distrutto dal sisma del 2016. Toccanti le loro parole ed i loro racconti dai quali si è potuto comprendere, nonostante tutto, quanto si voglia guardare al futuro e ritornare ad una vita normale. Il presidente del Centro Nazionale Coralità Gabriele Bianchi ha ribadito la ferma volontà di voler inserire almeno un canto della tradizione popolare dei luoghi colpiti dal sisma durante i concerti che i 70 cori del Cai eseguiranno nel corso dei prossimi anni.