Montenero, combattere la crisi puntando sul castello

La crisi economica ormai galoppante mette in ginocchio i bilanci dei comuni soprattutto i più piccoli ormai in serie difficoltà, i quali senza gli aiuti di un governo sempre meno attento alle esigenze dei cittadini, sono costretti ad influire sui contribuenti, con risultati poco confortanti. Il fenomeno tende ad allontanare, non solo i giovani, dai territori che senza interventi non producono più utili, nonostante le numerose attrattive presenti nella provincia e troppo spesso trascurate. Sono proprio le risorse locali che vanno incentivate e veicolate per dare nuova vita al territorio. Per questo il sindaco Mancini ha deciso di affidare la gestione del castello ad imprenditori privati. L’iniziativa è stata presentata, domenica, all’interno di una sala della roccaforte.

“L’economia è povera e dobbiamo riuscire a sfruttare le risorse presenti – ha esordito Ugo Mancini – qui a Montenero abbiamo uno splendido castello da poco restaurato e l’evento di oggi tende a presentare l’esito del bando per affidarne la gestione a privati, valorizzando il territorio e creando posti di lavoro legati alle risorse locali. Questa iniziativa, che io definisco ambiziosa, serve per presentare al pubblico la nostra “ricetta” anti crisi. Oggi l’economia e l’occupazione sono radicalmente cambiate e dobbiamo adattarci. Gestire un castello costa tanto – ha spiegato Mancini – per cui ci siamo resi conto che necessitava un intervento di gestione da parte di privati per utilizzare il castello come un volano in grado di rilanciare l’economia che gira intorno allo stesso. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dalla comunità montana poiché rappresenta una finestra che in futuro potrebbe estendersi all’intero territorio sabino”.

Alla conferenza, oltre ad un folto pubblico ed esponenti politici erano presenti Regnini, Cicchetti, Pastorelli e amministratori locali.

Per il presidente della comunità montana, Gorini: “Tendiamo ad avvicinare i consumatori ai produttori e questa è una ottima occasione”.

Sandro Grossi presidente unione dei comuni: “abbiamo delle ricchezze che non sappiamo pubblicizzare, dobbiamo valorizzare le nostre risorse e ricchezze”.

On Pastorelli: “Credo che nelle parole del sindaco Mancini si evince lo spaccato della nostra Italia e questa iniziativa deve rappresentare il futuro. È necessaria una sinergia per invertire questa tendenza dell’economia”.
Antonio Cicchetti: “Le opere monumentali rappresentano un importante patrimonio del nostro paese, ma le difficoltà nelle gestioni sono decisamente alte. Buona l’iniziativa del sindaco Mancini il quale ha trovato il giusto compromesso per mantenere in piedi una simile opera, lì dove i fondi pubblici non sarebbero mai stati sufficienti. Sappiate vegliare sulla corretta esecuzione di un contratto”.

Regnini: “Questa è una collaborazione estremamente naturale, l’unico mezzo per rilanciare l’economia locale, se i territori non producono reddito vengono inesorabilmente abbandonati. La Sabina ha queste possibilità, sta a noi crederci e valorizzarla”.

Il bando è stato vinto dalle ditte:  Stemo production Srl e Commini groupe Srl, presenti alla conferenza, i quali rappresentanti hanno evidenziato che:  “Il castello rimarrà proprietà del comune, noi siamo imprenditori che investiamo delle risorse al fine di realizzare degli utili per tutti. Le linee guida del progetto sono mirate a sviluppare e valorizzare il castello e il territorio. Cultura, realizzazione di location per fini teatrali e cinematografici ed eno gastronomia a km 0 saranno solo l’inizio. Il castello diventerà il centro di tutta una serie di attività tese a far diventare il territorio un importante polo economico”. Tra le varie attività nel calderone, anche una molto singolare, la realizzazione di una riserva naturale per la salvaguardia delle colonie di pipistrelli presenti nella zona.