Mercoledì 16 aprile all’Auditorium Varrone Canti e musiche di Terezin

Mercoledì 16 aprile alle ore 17.30 l’Auditorium Varrone (via Terenzio Varrone 57) ospiterà l’iniziativa “Canti e musiche di Terezin” con letture della cantante e attrice Evelina Meghnagi e con Domenico Ascione alla chitarra. L’iniziativa rientra nell’ambito degli eventi, promossi dal Comune, per il 70° Anniversario della Liberazione di Rieti.

Evelina Meghnagi, coniugando spesso recitazione e canto, lavora in teatro, con Ronconi, De Simone, Scaparro, Bolognini, De Capitani, Besson (in Francia); nel cinema con Michalkof, Lizzani, Vanzina, Strrridge, Cavani, Benvenuti, Tavernier. E’ autrice e/o curatrice della parte musicale di alcuni spettacoli teatrali. Ha interpretato composizioni musicali di autori contemporanei, in alcuni casi scritti appositamente per lei, sia per spettacoli teatrali sia per la televisione e il cinema. E’ una delle interpreti più accreditate delle melodie della tradizione ebraica.

Domenico Ascione, chitarrista e musicista eclettico, ha ottenuto premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. La sua più che ventennale attività concertistica, sia come solista che in formazioni cameristiche e con orchestra, lo ha portato in tutto il mondo. Titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio “S.Cecilia” di Roma, ha scritto musiche per chitarra, per formazioni da camera, musiche per balletti e arrangiamenti. Lavora intensamente nel campo della word music come compositore ed esecutore. La sua discografia (Bottega Discantica, Fonè, Lira Records, Domani Musica, Finisterre, MRF) comprende sia lavori per chitarra solista che in duo e in ensemble di musica contemporanea ed etnica. Tiene annualmente corsi e masterclasses in Italia e all’estero.

Il campo di concentramento della cittadina ceca di Terezin, Theresienstadt in tedesco, venne fondato da uno dei capi delle SS, Reinhard Heydrich, e divenne presto il punto di arrivo per un grande numero di ebrei provenienti da tutta la Cecoslovacchia occupata dai tedeschi, ma anche dalla Germania e dall’Austria. I settemila abitanti non-ebrei che vivevano a Theresienstadt vennero espulsi dalla città, rendendo il campo una comunità esclusivamente ebraica e separata. La funzione principale del Lager era quella di collettore per le operazioni di sterminio degli ebrei. Tra le migliaia di prigionieri del campo di Terezin vi furono importanti artisti, poeti, musicisti, diplomatici, letterati, giuristi e circa 15mila bambini. La maggior parte di essi morì nel corso del 1944 ad Auschwitz. I bambini di Terezin scrivevano soprattutto poesie e dipingevano e una parte di questa eredità letteraria e “figurativa” si è conservata.