M5S: ma a Cittaducale le distanze minime valgono solo per alcuni?

Il Movimento 5 Stelle “Grilli Parlanti” di Rieti, prende atto, con estrema soddisfazione, della sentenza del TAR del Lazio che rigetta il ricorso per la mancata autorizzazione ed installazione, da parte della Provincia di Rieti, di due centrali a biomassa della Enimm Consulting srl e della Energia Immobiliare srl nel Comune di Cittaducale.

Le motivazioni che hanno determinato tale decisione, da parte del Tar, sono da ricercarsi nella modifica dell’art. 21 del vigente Regolamento di igiene e salute pubblica, nel corso della seduta del Consiglio comunale del 9 Luglio 2012 di Cittaducale.

La modifica introdotta stabilisce “le distanze minime per le nuove costruzioni di impianti a biomasse e biogas, che si volessero realizzare nel territorio di Cittaducale, indicandole in 500 metri da edifici singoli (residenziali o di pubblico servizio) e in 1500 mt dai centri abitati (limite esterno)”. In conseguenza alla suddetta modifica del Regolamento anche ASL e Provincia di Rieti, in sede di conferenza dei servizi, hanno poi espresso parere negativo alla costruzione dei due impianti.

Questa, senza alcun dubbio, è una vittoria per la salute e la sicurezza dei cittadini.

Ma una vittoria non dovrebbe far scendere l’attenzione verso altri possibili insediamenti industriali dannosi per i cittadini ed è per questo che il Movimento 5 Stelle “Grilli Parlanti” porta a conoscenza dei cittadini che una nuova attività è stata autorizzata, con Determina n. 20 del 14 Febbraio 2013, dalla Provincia di Rieti. (File A)

Tale attività è dedita al “recupero di argento da batterie esauste” e verrà realizzata nel Comune di Cittaducale, in Via Salaria Km 91+350 (foglio 9 particella 978).

L’impianto prevede l’estrazione di una piccola quantità di ossido d’argento dalle batterie esauste, sintetizzata con le seguenti fasi :

1) macinatura delle pile contenenti argento

2) trattamento termico

3) dissoluzione chimica e filtrazione

4) raffinazione dell’argento

Dalla lettura delle carte pubblicate all’Albo Pretorio della Provincia di Rieti, vengono riportate alcune informazioni riguardanti insediamenti civili in prossimità dell’impianto, almeno 5 “edifici isolati” a distanza rispettivamente di m. 70,34 – 83,41 – 70,3 – 65,83 – 97,86.

Considerato che l’impianto è assimilabile ad industria insalubre di I classe, ai sensi del Decreto del Ministro della Sanità del 5/9/94 Parte I lettera A) Sostanze chimiche e visto l’art. 21 del regolamento d’Igiene e sanità pubblica del Comune di Cittaducale, così come modificato nella Delibera del Consiglio Comunale del 9 Luglio 2012 n.12, ci si chiede come mai in questa autorizzazione non siano state considerate le distanze minime di tali impianti dalle abitazioni? (Pag. 12 del file B )

Signor Sindaco Ermini, la domanda ci sorge spontanea (cit.): perché per la centrale a biomassa la sua Giunta ha correttamente fatto valere le distanze minime dalle abitazioni, mentre per l’impianto di “recupero di argento da batterie esauste” tali distanze sono magicamente scomparse? Rimaniamo basiti e perplessi dal vostro modo di calcolare le distanze, così come dal tacito consenso da parte dell’ASL. Si tratta di due pesi e due misure, di metri di giudizio diversi? Come ce lo può spiegare tutto ciò?

Ci auguriamo che i cittadini prestino la dovuta attenzione a questo comunicato così come le Autorità competenti qualora si ravvisino irregolarità amministrative.