La fotografia come terapia: concluso il progetto nelle scuole

Si è concluso in questi giorni il progetto di fotografia terapeutica, che prevedeva l’uso della fotografia come strumento di salute per esplorare i sentimenti nascosti, i ricordi e la propria identità

Si è concluso in questi giorni il progetto di fotografia terapeutica che prevedeva l’uso della fotografia e delle fotografie come strumenti di salute per esplorare i sentimenti nascosti, i ricordi e la propria identità.
Il progetto è partito da una collaborazione tra la dott.sda Antonella Novelli e l’Università di Padova – facoltà di psicologia per la quale ha svolto un percorso legato al tirocinio formativo professionalizzante in sinergia con il consultorio adolescenti delle Asl di Rieti e i suoi collaboratori, fino ad approdare all’istituito privato Euroscuola.

Il servizio offerto ha avuto lo scopo di esplorare tematiche riguardanti i compiti evolutivi dell’adolescenza ricorrendo al lavoro di gruppo, microcosmo protetto di sperimentazione, in cui confrontarsi e contattare le proprie emozioni utilizzando la fotografia. Come lo spazio dell’inconscio non usa il linguaggio parlato ma l’immagine sognata, sul piano conscio questa tecnica prevede la comunicazione dell’emozione in uno scatto segnato.

Il progetto è stato poi esteso ai piccolissimi alunni della scuola dell’infanzia Marini e Sacchetti ad indirizzo Montessori. Il percorso dell’infanzia Sacchetti, guidato dall’insegnante Barbara Nieddu, illustrava ai bimbi il mondo fotografico iniziando dalla diversità tra luce e ombra. Gli alunni hanno costruito, con materiali di riciclo, una camera oscura e le parti della macchina fotografica. L’esperienza dell’infanzia Marini, seguito dall’insegnante Novelli, indagava l’aspetto psicologico: è stato chiesto ai bambini di parlare per immagini nella descrizione degli stati emotivi. I piccoli non dovevano rispondere con il linguaggio (che spesso male interpreta lo stato d’animo), ma scattando una foto.

“L’emozione in uno scatto” è il titolo della mostra che ha visto il bambino protagonista sia dell’immagine che dello scatto. Le foto sono state presentate dai bambini di entrambe le sezioni del plesso Marini e dalle loro insegnanti su una tipica “striscia” Montessoriana. Esposti nella mostra anche alcuni tra i più importanti dettami del metodo Montessori, insieme a vari laboratori, materiali e attività didattiche proposte nel corso dell’anno scolastico.

La proposta è stata molto apprezzata da alunni e genitori che hanno donato alla scuola una macchina fotografica istantanea, esprimendo il desiderio di costruire uno spazio simile per il prossimo anno scolastico all’interno dell’istituto Marconi-Sacchetti Sassetti in collaborazione con la Asl.