L’8 ottobre un Consiglio comunale sulla Sanità

Il Consiglio comunale è convocato lunedì 8 ottobre 2012 alle ore 16 per discutere e deliberare un ordine del giorno sulla Sanità reatina presentato dai gruppi consiliari di maggioranza. Un Consiglio comunale che sarà aperto al contributo e alla partecipazione di cittadini, associazioni, sindacati e vertici dell’Azienda sanitaria locale.

«Il dibattito pubblico – dichiara il presidente del Consiglio comunale, Gian Piero Marroni – permetterà di fare luce sulla grave situazione che si è generata in questi mesi, che sta mettendo a rischio la conservazione di servizi essenziali e il senso stesso di Ospedale provinciale. Il tentativo del Consiglio comunale è quello di una discussione ampia e serrata, che sia in grado di portare a iniziative e proposte che abbiano la forza di fermare la progressiva decadenza della Sanità reatina cui abbiamo assistito negli ultimi tempi. In questi ultimi anni nella nostra provincia la Giunta Polverini – prosegue Marroni – ha compiuto continui tagli nel campo sanitario, che hanno portato alla liquidazione dell’Ospedale di Magliano Sabina, al forte depauperamento dell’Ospedale di Amatrice e al tentativo degli ultimi mesi di declassamento del De Lellis. Tagli che stridono – conclude il presidente del Consiglio comunale – con lo scandalo delle spese allegre che hanno recentemente portato la Polverini alle dimissioni».

One thought on “L’8 ottobre un Consiglio comunale sulla Sanità”

  1. Maria Laura Petrongari

    In generale il tema del disfacimento dei servizi sanitari desta sempre una gravissima preoccupazione nelle persone.Meno che in quelle che la salute se la prevengono e se la curano grazie al proprio benessere economico. Pochi sottraggono ricchezze alla collettività. Molti ne pagano le conseguenze sulla propria pelle. Lo sperpero o la cattiva gestione di denari pubblici provenienti dai sacrifici di tanti cittadini onesti che pagano le tasse, è un peccato davanti a Dio ed agli uomini. Perchè non si può negare il diritto alle cure o ritardare gravemente le stesse , che è dire la stessa cosa, senza mostrare adeguato rammarico per non poter fare meglio e subito ciò che si deve fare per tutelare la vita ed il benessere psicofisico delle persone . Negare l’evidenza su ciò che non va e non impegnarsi a riparare i danni subiti e subendi dai cittadini per un sistema sanitario insufficiente, getta ombre e suscita interrogativi sull’agire di politici e amministratori. Nel Lazio la situazione è gravissima ma c’è stato nella classe politica, chi ha pensato indisturbato per anni ed anni solo ad allegri disimpegni invece che proccuparsi del bene collettivo , di tante famiglie sempre più in stato di bisogno, di giovani che non troveranno mai un lavoro stabile, di disoccupati, di malati, di portatori di handicap, bambini che non trovano posto in asili nido, incapienza negli ospedali, anziani soli e famiglie mononucleari in difficoltà, sicurezza e prevenzione sui territori in emergenza ,separati che trovano la propria casa alla Caritas parrocchiale, province mal collegate, immigrazione in attesa di integrazione ecc.ecc. Ma dove lo abbiamo lasciato Dio? Usciamo dalla barbarie dell’indifferenza verso il prossimo e della deresponsabilizzazione ! Almeno sul piano civico rispettiamo ed applichiamo la Costituzione. La salute è il più eminente dei diritti umani.Bene fa la nuova amministrazione comunale ad affrontare il problema dei nostri presìdi ospedalieri coinvolgendo tutte le parti in causa nella ricerca di soluzioni che garantiscano i nostri diritti alla salute sul nostro territorio.
    Maria Laura Petrongari

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