In piazza San Pietro la luce della famiglia

Il 3 ottobre è già domani. Il caldo africano di questi giorni forse ci distrae, ma come sempre accade, l’estate brucerà in un baleno e presto ci ritroveremo a fare progetti per l’autunno e l’inverno delle nostre famiglie. Appunto le nostre famiglie che hanno già una data da tenere a mente: il 3 ottobre, vigilia del Sinodo ordinario sulla famiglia. Un lungo percorso di discernimento è stato già fatto e ora il mondo cristiano, ma non solo, attende che i padri sinodali sciolgano i nodi più delicati della pastorale familiare, alle prese con la sfida di un mondo che sembra preferire la liquidità e la leggerezza delle relazioni umane. Il mondo cattolico, a livello universale, ha fatto le sue riflessioni e ha risposto al questionario inviato sin nella più lontana comunità credente. Ora tocca ai padri sinodali, insieme con Papa Francesco a cui spetta l’ultima decisione, pronunciare le parole definitive.

La Chiesa italiana dinanzi al grande evento ecclesiale del Sinodo ha scelto di pregare insieme con le famiglie, protagoniste e destinatarie di questo grande appuntamento. E per invitarle, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha utilizzato parole intense: “Sono convinto che nelle vostre associazioni, movimenti e nuove comunità si vedono tante belle luci familiari e vorrei che come fiaccola illuminassero piazza San Pietro la sera della veglia con Papa Francesco, il prossimo 3 ottobre”.

A ciascuna realtà ecclesiale, come ad ogni famiglia italiana, nelle prossime ore come nei prossimi giorni, l’appello di tutti i vescovi italiani sarà ripetuto con passione e convinzione. Noi ci auguriamo, da semplici cronisti, che questo invito alla preghiera per il Sinodo sia accolto da una folla immensa che faccia risplendere la luce della famiglia italiana.