Al via anche nella diocesi di Rieti la fase “sapienziale” del cammino sinodale, dopo quella “narrativa”. Nel pomeriggio di domenica 4 febbraio, al centro pastorale San Michele Arcangelo di Contigliano, riuniti referenti sinodali e rappresentanti delle parrocchie per un momento di condivisione che riprende le suggestioni emerse finora e ricordate dal vescovo Vito: «Il cantiere dell’ospitalità, suggeritoci a livello nazionale, e quello delle solitudini che abbiamo sentito necessario nella nostra realtà locale».
Nel suo discorso introduttivo, mons. Piccinonna ha ribadito “l’importanza delle relazioni” e del “vivere meglio la corresponsabilità”. Senza nascondere la consapevolezza di quanto, nel tempo presente, camminare insieme sia difficile: «non siamo abituati, ma è l’unica strada vincente. Con la fase sapienziale dobbiamo fare un passo in avanti: iniziare a discernere ciò che evangelicamente ci sembra determinante per il presente e il futuro delle nostre comunità».
Affidato ai referenti diocesani un ulteriore momento di raccordo tra il percorso fatto e quello che si è andati ad aprire, incentrato sul discernimento di quanto è emerso dalle consultazioni della fase “narrativa”.
L’incontro sinodale è quindi proseguito nel lavoro dei gruppi, coordinati ciascuno da un facilitatore. Il metodo adottato è sempre quello della “conversazione spirituale” (prima “prendere la parola e ascoltare”, poi “fare spazio all’altro e agli altri”, quindi “costruire insieme”). Il dibattito si è svolto in gruppi di una decina di persone ciascuno su quel “discernimento ecclesiale” che porti ad elaborare scelte concrete di evangelizzazione. Quelle che verranno poi presentate nell’ultima fase del percorso sinodale, quella “profetica” e decisionale.