Come in una Biblia pauperum, fatta per coloro che guardando le pitture sulle pareti delle chiese possono intendere la realtà, ma è anche molto di più, perché Dio nessuno lo ha mai visto (Gv 1, 18), però il Verbo si è fatto carne (Gv 1,14), Gesù Cristo lo ha rivelato e attraverso la contemplazione delle immagini ci è dato salire dal visibile all’invisibile. Con questo spirito che ha ispirato i giovanissimi di Azione Cattolica di Vazia, che insieme con un gruppo delle persone adulte hanno realizzato il presepe vivente la notte di Natale.
Come un terzo tempo venuto dopo le letture e l’omelia, i 32 figuranti, che hanno partecipato alla messa dalla cappella laterale, hanno espresso ciascuno a suo modo questo sentire, interpretando i sacri avvenimenti della notte Santa. Forte l’apprezzamento della chiesa gremita che alla fine della liturgia percorrendo i vari “quadri” si è raccolta al termine intorno alla capanna, hanno i fedeli in silenzio pregato, poi cantato insieme al coro accompagnato dal organetto di un giovanotto, sotto le stelle, invocando Colui che è “sceso” dalle stelle, concludendo con il padre nostro e la benedizione del parroco.
Questo momento che non é stato vissuto da tutti come una rappresentazione, ma come proseguimento della liturgia della Notte di Natale, della comunità radunatasi a Santa Maria Assunta a Vazia in preghiera.
Camminando tra i vari quadri: fontana con le lavandaie, i fabbri, i calzolai, i pastori con agnellino, i musicisti, il popolo ed alla fine bue asino Giuseppe e Maria con il “pargoletto”, realizzati per cercare di capire da quale punto di vista le immagini vanno guardate, perché guardandole se ne possa intendere il significato così, in semplicità e letizia, si è conclusa la liturgia è questo appuntamento col presepe vivente che per la prima volta si è realizzato in questo complesso parrocchiale di Vazia.
Il 6 gennaio dopo la S. Messa delle 11 si rivivrà un tale momento, arricchito dall’arrivo dei Magi.