Giovani e lavoro, condividere la speranza

Un «aspettando il 2 giugno 2014» particolare quello vissuto a Rieti: nel nome della solidarietà, del lavoro e del sociale. I locali sindacati Cgil, Cisl, Ugl e Uil, insieme con la Pastorale del lavoro della Curia reatina e il Comune capoluogo, hanno, infatti, voluto condividere lo scorso sabato 31 maggio (dedicata anche al 73° anniversario della morte del venerabile vescovo reatino Massimo Rinaldi, modello di santità pastorale anche per la sua azione riguardo il mondo del lavoro) una giornata con i giovani delle scuole, i lavoratori, pensionati e cassintegrati: un momento di forte unità d’intenti e di volontà nel riaffermare l’esigenza di ripartire verso uno sviluppo che non può più attendere.

A corollario dei diversi spazi di dibattito, l’esibizione di alcuni gruppi musicali locali e una cena sotto le stelle, sempre all’interno del chiostro di Sant’Agostino. E se con i giovani si è parlato di speranze in un futuro da costruire tutti insieme, è perché corale è salito l’appello condiviso dei sindacati a voler ripartire verso un futuro che non potrà, né dovrà essere ancora patrigno per questa nobile e generosa terra sabina.

Argomenti tutti presenti nei due momenti di confronto. «Giovani, lavoro, immigrazione»: con l’esigenza di trasformare e modernizzare definitivamente l’offerta universitaria locale, avvertita dalla coralità dei sindacati, quale rampa di lancio per assicurare continuità tra formazione e inserimento nel mondo del lavoro, aspetto fondamentale per cercare di impedire l’emigrazione dei nostri giovani dal loro territorio d’origine. Né è stato omesso uno sguardo al fenomeno dell’immigrazione, grazie alla presenza di Anolf Cisl (onlus che si occupa di integrazione e inclusione dei lavoratori stranieri nel nostro territorio, in sinergia con Prefettura e Regione Lazio) e di don Valerio Shango, responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale: immigrazione come risorsa non come ostacolo sulla vita di ogni giorno.

In serata, altro dibattito su«Prospettive e sviluppo del territorio nel nome di Francesco di Assisi», presenti i responsabili territoriali di Cgil (Filippi), Cisl (Tomassoni), Ugl (Palmerini), Uil (Paolucci), i quali hanno ricordato le risorse della nostra provincia – acqua e turismo su tutte – da sfruttare e mettere a fattor comune, attraverso il volàno dei fondi europei, occasione di autentico investimento.

Né si sono sottaciute alcune problematiche, atavicamente ristrette in sterili dibattiti tra posizioni contrapposte e ancora senza risposta da parte della politica: la salvaguardia della vocazione industriale del Nucleo Rieti–Cittaducale (anche grazie al recente Accordo di Programma), il recupero delle ex aree industriali cittadine, il completamento della Rieti–Torano, la difesa dell’ospedale reatino (fortemente a rischio anche sul piano occupazionale), una diversa qualità del trasporto pubblico locale, il ristoro da parte di Acea dell’acqua fornita alla capitale. «La vera eccellenza della nostra terra sono i giovani, per dirla con don Lorenzo Milani – ha concluso Tomassoni della Cisl Roma Capitale e Rieti –: a loro dobbiamo risposte certe, programmi non solo dichiarati ma realizzati grazie a una politica che non può più pensare a se stessa. I sindacati spingeranno per questo, affinché si interrompa questa difficile situazione legata alla crisi economica e si rilanci un’economia ormai allo stremo. Su tale versante, non faremo sconti a nessuno, essendo noi espressione diretta anzitutto delle aspettative della gente».

(F. T.)

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