Papa Francesco

“Fratelli tutti”, Francesco firmerà la sua Enciclica il 3 ottobre ad Assisi

Il documento ha per sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Il Papa lo siglerà dopo la Messa celebrata nella Basilica francescana. La cerimonia sarà senza fedeli nel rispetto dell’attuale situazione sanitaria

Sulla tomba del Santo che colse la fraternità in ogni creatura di Dio e la trasformò in un canto senza tempo. Parte da lì la nuova tappa del magistero del Papa che ha scelto di portare il nome del Santo umbro. Dopo La Lumen fidei (2013) e la Laudato si’ (2015) – che pure nel titolo echeggia l’incipit del Cantico delle Creature – stavolta è la città del Poverello a tenere a battesimo la terza Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale, che trae spunto per il titolo da scritti di San Francesco: “Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione dela croce” (Ammonizioni, 6, 1: FF 155).

Il Papa la firmerà nel pomeriggio del 3 ottobre dopo aver raggiunto Assisi alle 15 e aver celebrato la Messa nella Basilica inferiore. Una celebrazione ancora condizionata dalla pandemia, giacché il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha riferito le informazioni della Prefettura della Casa Pontificia, secondo cui è desiderio di Francesco che la visita “si svolga in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli”, a “motivo della situazione sanitaria”. Appena conclusa a celebrazione, il Papa rientrerà in Vaticano.

«È davvero bello che Papa Francesco torni ad Assisi, ancora più bello che torni per firmare un documento sul tema della fraternità. È un tema a lui particolarmente caro, ma lo deve essere a tutti quanti noi», dice, in un video messaggio, mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, commentando la notizia. Ed è bello, secondo il vescovo, «che la firmi all’ombra di San Francesco, il quale ebbe per la fraternità una inclinazione speciale da quando, lasciando la sua famiglia, riscoprì il Padre Celeste ed egli diventò il fratello universale, tanto universale che persino il cosmo gli diventò fratello: ‘Sora Madre nostra Terra’, “Frate Sole’, ‘Sora Luna’, ‘Sora Acqua’».

Mons. Sorrentino sottolinea: «La fraternità sta al cuore della spiritualità francescana, ma ancora prima della spiritualità evangelica. È Gesù che ci riporta il Padre Celeste, ce lo fa contemplare e ci aiuta a essere fratelli. Papa Francesco viene qui a firmare questo documento, quasi a dargli l’imprinting di Francesco». Il vescovo osserva: «Francesco d’Assisi ancora oggi ci accompagna, ci parla, ci accompagna. E in un momento particolare» come quello che stiamo vivendo «di incoraggiamento tutti abbiamo bisogno. La pandemia ci ha messo alle strette, abbiamo fatto l’esperienza di quanto siamo fragili e di quanto siamo fratelli nel dolore. Ora Papa Francesco ci chiede di diventare davvero fratelli nell’amore, perché, se ci dobbiamo salvare, non ci salviamo se non insieme».