Il prossimo 31 marzo il personale del Corpo forestale dello Stato manifesterà presso il Senato per salvaguardare le funzioni fondamentali per il Paese e per i cittadini svolte dal Corpo Forestale dello Stato.
La FNS CISL già da tempo sostiene che l’annunciata riorganizzazione delle forze di polizia in realtà sia diretta alla semplicistica annunciata decisione di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato, prevedendone l’accorpamento alla Polizia di Stato.
Se la fusione dovesse andare in porto, infatti, il Corpo Forestale dello Stato non potrà, di certo, più garantire nel tempo le funzioni oggi esercitate, per una semplice e comprensibile ragione: le priorità di servizio della Polizia di Stato sono quelle dell’ordine pubblico e quindi inevitabilmente le attività oggi assicurate dal CFS saranno emarginate e non più assicurate con la stessa sistematicità di oggi.
Verrebbero meno le funzioni di tutela ambientale ed agroalimentare di cui il Corpo Forestale dello Stato si occupa, essendo il solo in grado di assolverle.
Invece di realizzare una riorganizzazione complessiva dei Corpi di Polizia in grado di superare le duplicazioni di funzioni e le sovrapposizioni di competenze, istituire un unico centro di spesa e razionalizzare le forze di sicurezza sul territorio, si intende procedere con l’eliminazione di fatto dell’unico Corpo specializzato nella sicurezza ambientale ed agroalimentare.
Il Paese necessita di una autentica ed organica Riforma dei Corpi di Polizia sui parametri che abbiamo proposto e non mere scorciatoie che non vanno nel verso di migliorare ed ottimizzare il quadro di riferimento bensì, al contrario, nella direzione di eliminare servizi essenziali sinora assicurati dal CFS.
Riteniamo che i processi di riforma utili al Paese debbano essere studiati e valutati attentamente, soprattutto, quando si affrontano temi molto delicati, proprio perché la posta in gioco è la sicurezza dei cittadini.
Confidiamo nella sensibilità e nell’esercizio di responsabilità dei Parlamentari e del Governo, ci appelliamo alla società civile, alle associazioni ambientalistiche, alle Istituzioni Regionali e Locali ai cittadini del Paese affinché ci aiutino nella nostra battaglia di civiltà che mettiamo in campo per tutelare interessi generali del territorio.