Diocesi di Rieti, sindacato delle coscienze

La Diocesi di Rieti viene definita ultimamente come “il quinto sindacato locale”, io la definirei invece il “primo sindacato delle coscienze”.

Sono figlio di un dipendente Schneider che alla bella età di cinquant’anni è stato costretto ad emigrare in Francia per mantenere la propria famiglia, un dipendente che non vive una condizione di privilegio perché “ricollocato”, ma una sofferenza che si rinnova ogni giorno quando quei 1200 chilometri di distanza si allungano sempre più nel cuore e nei pensieri.

Una busta paga da impiegato sicura, è vero, ma a che costo? Arriva poi il pensiero fisso a chi è rimasto, a chi, giorno per giorno viene tolta la dignità personale diminuendo le ore lavorative e capisce che tutto intorno tende a spingersi sulla strada del “silenzio” per questa ennesima tragedia lavorativa reatina.

Ed ecco Don Valerio Shango che con la sua forza carismatica, non cerca solo di smuovere la “vertenza” ma la “coscienza” di ciascuno di noi per renderci consapevoli e non indifferenti davanti questa sofferenza che si può convertire in speranza solo tutti abbandoniamo l’egoismo per abbracciare la solidarietà reciproca.

Sua Eccellenza Mons. Lucarelli guida una Diocesi che copre un territorio difficile, colmo di contraddizioni e problemi dei quali è ben consapevole (le sue visite pastorali saranno state illuminanti sotto questo aspetto) e con pieno spirito Evangelico sta mobilitando le sue forze per fare “gruppo” e impedirci di chiudere gli occhi, prima che fatti ancor più gravi ci costringano forzatamente a tenerli aperti.

A queste due figure della nostra Chiesa locale va il mio ringraziamento per aver riacceso quella speranza che ormai era stata chiusa in un cassetto.

Rivolgo un appello alle forze politiche e sindacali tutte, fate della Verità la bandiera di queste vicende, solo la Verità rende liberi; fateci vedere come la responsabilità che avete tra le mani la sentite nel cuore. Conoscendovi so che non deluderete.