Salute

Coronavirus isolato allo Spallanzani di Roma: «Risultato frutto di lavoro di squadra fatto con competenza e passione»

Nel mondo sono 14 mila i contagiati. Il bilancio delle vittime è salito a 305. I dati italiani delle ricerche allo Spallanzani saranno messi a disposizione della comunità internazionale

Il coronavirus è stato isolato all’ospedale italiano Spallanzani di Roma. «Significa molte opportunità di poterlo studiare e capire e di verificare meglio cosa si può fare per bloccarne la diffusione», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.

«I dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. L’Italia diventa riferimento per questa ricerca», ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Giuseppe Ippolito. I due turisti cinesi risultati positivi al nuovo coronavirus e ricoverati nel nosocomio per le malattie infettive sono in condizioni cliniche discrete pur presentando, hanno riferito i medici, polmonite virale.

Nel mondo sono 14 mila i contagiati. Il bilancio delle vittime è intanto salito a 305, con la morte di un quarantaquattrenne cinese recatosi nei giorni scorsi nelle Filippine e deceduto in un ospedale di Manila. In Cina, fuori della zona dell’epicentro, quella di Wuhan, la città di Wenzhou ha imposto restrizioni al movimento per gli oltre oltre nove milioni di abitanti.

Quella raggiunta allo Spallanzani è una tappa decisiva per una migliore conoscenza del virus 2019-nCoV e per lo sviluppo di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche.

I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, ad isolare il virus responsabile dell’infezione. Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi. Avere a disposizione nei laboratori il nuovo agente patogeno permetterà inoltre di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Maria Capobianchi, direttore del laboratorio di Virologia dell’INMI, ha dichiarato: «Il risultato ottenuto è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese». Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’INMI, ha aggiunto: «L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate». «Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’INMI – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti».

«Con l’isolamento del virus da parte dell’équipe di virologi dello Spallanzani si conferma l’assoluta qualità delle strutture sanitarie della nostra Regione», così Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. «La grande professionalità dei nostri medici, biologi e ricercatori – ha concluso Roberto Speranza, ministro della Salute – ci fornisce ulteriori strumenti di contrasto per fronteggiare questa emergenza sanitaria e conferma la qualità e l’efficienza del nostro Servizio Sanitario Nazionale, su cui dobbiamo continuare ad investire».

A seguito dell’annuncio dell’avvenuto isolamento del virus responsabile dell’infezione, Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, ha dichiarato: «Il risultato ottenuto dal laboratorio di virologia dello Spallanzani testimonia il livello di assoluta eccellenza raggiunto dalle strutture sanitarie della Regione Lazio anche nella gestione di epidemie, con brillanti risultati assistenziali e scientifici già ottenuti con Ebola. Inoltre, anche nel 2017, quando il litorale laziale fu colpito da una epidemia di Chikungunya, lo Spallanzani riuscì prontamente a isolare il virus, permettendo così di velocizzare la diagnosi e fornendoci uno strumento fondamentale per contenere la diffusione dell’epidemia. L’auspicio è che si segua lo stesso percorso anche per l’emergenza in corso: di certo il risultato ottenuto dai virologi dello Spallanzani costituisce uno strumento fondamentale a disposizione della task force messa in campo dal Ministero della Salute per fronteggiare questa nuova epidemia globale. Voglio inoltre esprimere il mio personale ringraziamento agli operatori e ai medici. La Sanità laziale, appena uscita dal commissariamento, si conferma così all’avanguardia nel panorama del nostro Servizio Sanitario Nazionale».

Da Vatican News