Convitto e nuovo Alberghiero: bene così?

I consiglieri comunali Sonia Cascioli e Andrea Sebastiani, il Segretario Provinciale Sindacato UGL Rieti Marco Palmerini, e il Segretario Delegazione CODICI Rieti Antonio Boncompagni hanno scritto una lettera al Capo Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, alla Direzione della Protezione Civile della Regione Lazio, alla Autorità di Vigilanza sui Contratti Publici di Lavori e per conoscenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti per chiedere un parere sui «Livelli di sicurezza del Convitto per gli alunni che frequentano l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Rieti e del costruendo Istituto Alberghiero prospiciente il medesimo Convitto, in località Fonte Cottorella, Rieti».

Questo il testo:

Condividono il principio che le Scuole come ogni pubblico edificio destinato ad ospitare moltitudine di utenti cittadini devono essere realizzate nel rispetto dei massimi livelli di sicurezza;

Ritengono doveroso interessare gli Enti in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, al fine di acquisire un parere approfondito ed esaustivo circa la sicurezza del Convitto esistente e del costruendo Istituto Alberghiero, in località Fonte Cottorella nella città di Rieti, in relazione al rischio idrogeologico e al rischio tecnologico industriale, in zona esposta anche a rischio sismico;

In ordine al Convitto Alberghiero – part. 749 del foglio catastale 93 – va detto che trattasi di una porzione di circa 4000 metri quadrati di edificio preesistente da ultimare, acquistata nell’anno 2009 dall’Ente Provincia di Rieti; costo di circa 6.300.000 euro. L’immobile, da ultimare, aveva destinazione “albergo a carattere termale” ed è situato in zona compresa in fascia B del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI). Si rendeva necessario un nuovo permesso a costruire con “cambio d’uso” della porzione della struttura da destinare a Convitto; concessione edilizia n°1531 rilasciata dal Comune di Rieti in data 18 maggio 2011. Il conseguente parere ARDIS n° 1118 (alleg. 1) rilasciato in data 11 aprile 2013 indica una serie di prescrizioni; sono state rispettate? In ordine al rischio industriale tecnologico va detto che nelle vicinanze dello Studentato è presente uno stabilimento Liquigas che è soggetto al rispetto della normativa Seveso, D. L.vo 334/99. A riguardo si allega alla presente l’esame di compatibilità territoriale del 31 marzo 2011 del Ministero dell’Interno, Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (alleg. 2). Si è preoccupati del fatto che questo documento conclude che “… l’ostello dormitorio risulta compatibile con lo stabilimento Liquigas di Rieti in via Pistignano in riferimento ai livelli minimi di sicurezza previsti dal D.M. 9 maggio 2001…” e prevede un affollamento massimo pari a 260 posti letto. Si è preoccupati della sussistenza di livelli minimi di sicurezza a garanzia della incolumità degli studenti e del fatto che la struttura edilizia è collocata all’interno della corona circolare compresa fra il raggio di 95 metri ed il raggio di 146 metri (zona II di danno), come risulta nell’allegato planimetrico (alleg. 3). D’altro canto non è dato sapere se il Sindaco ha provveduto come dovuto ad informare tutti gli studenti ospitati nel Convitto, né è dato sapere cosa prevede il Piano di Protezione Civile comunale in caso di incidente rilevante. Per una descrizione più esaustiva si allegano due relazioni del Dirigente comunale preposto; la prima del 22 febbraio 2011, a firma dell’Arch. Manuela Rinaldi (alleg. 4), la seconda, del 31 gennaio 2013, a firma dell’Arch. Maurizio Peron (alleg. 5).

In ordine alla costruenda Scuola Alberghiero si premette che l’opera è prevista di fronte al Convitto sopra descritto, in area pure essa compresa nella fascia B del PAI e non oltre 200 metri dalla Liquigas Rieti. Si è in attesa della approvazione della variante al PRG da parte del Consiglio Comunale di Rieti stante il fatto che l’area oggetto di intervento è destinata a Zona Verde di rispetto. Duplice la preoccupazione per il rischio idrogeologico da un lato e per il rischio tecnologico industriale dall’altro. Si sono succeduti nei mesi diversi pareri ARDIS (alleg. 6, 7 e 8), il primo in data 11 luglio 2011, il secondo in data 31 agosto 2012, il terzo in data 13 settembre 2012, segno di una certa difficoltà tecnico operativa a garantire i livelli massimi di sicurezza per insegnanti e studenti per una Scuola che comunque sia si realizzerà in fascia B e quindi a rischio di esondazione. In verità si evince nei documenti la necessità di costruire l’Istituto in questo sito perché “trattasi di opera pubblica non diversamente localizzabile”; eppure documenti alla mano risulta che il progetto concorso esperito dall’Ente Provincia per selezionare il migliore elaborato della nuova Scuola è stato pubblicato nell’anno 2010, mentre la concessione edilizia rilasciata alla Provincia di Rieti per completare la struttura da ultimare come Convitto Alberghiero è del maggio 2011. Va pure detto che il progetto iniziale prevedeva 35 classi per 875 alunni e una palestra, mentre il progetto oggi cantierabile prevede un edifico scolastico sceso a 17 aule didattiche per 425 alunni. Nello specifico tale riduzione delle aule e la diversa ubicazione dell’opera è dovuta alla presenza della Liquigas di Rieti, come indicato nella relazione istruttoria, in allegato, redatta dall’Arch. Maurizio Peron Dirigente del Comune di Rieti in data 4 ottobre 2012 (alleg. 10). Si rimane fortemente preoccupati sui reali livelli di sicurezza della Scuola costruenda tanto per il rischio idrogeologico quanto per il rischio tecnologico industriale (alleg. 9), visto che il deposito delle 102 tonnellate di Gas, è a una distanza massima minore di 200 metri. A riguardo si rimarca quanto indicato al comma 2, art. 2 del D.M. 26 agosto 1992 che recita “Gli edifici da adibire a scuole, non devono essere ubicati in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione”. Si allega il parere del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Rieti in cui si indica l’assenza dell’elaborato ET RIR (art. 4 DM 9 maggio 2001) (alleg. 2).

In linea generale si aggiunge che il PAI vigente indica il sito dove sussiste il Convitto e dove dovrebbe realizzarsi la nuova Scuola Alberghiero fascia “b” in relazione allo studio idrogeologico condotto sul fiume Velino e non sul fiume Turano che transita a meno di 150 metri dal sito stesso, e su cui andrebbe condotto uno studio idrogeologico particolare. Inoltre, va pure detto, che la situazione descritta consiglia una valutazione dei tre rischi – idrogeologico, sismico, tecnologico-industriale – globale in linea con quanto previsto dalle linee guida della Comunità Europea in fase di recepimento dalla direttiva Seveso. A questo riguardo si ricorda che tutta la città di Rieti è esposta a rischio sismico medio alto.

In conclusione tutti si condivide che la “buona politica” opera nel rispetto del principio della trasparenza e della norma, nella tutela del bene supremo che è l’incolumità pubblica e privata, nella pianificazione e nella gestione del territorio rispettosa dei rischi e delle caratteristiche ambientali, e per questo la “buona politica” deve tradursi in percorsi amministrativi decisionali rapidi e lineari. L’iter seguito per la realizzazione del polo Alberghiero composto da Convitto e Scuola così come descritto appare quantomeno complesso e labirintico quasi che il PRG del Comune di Rieti non indicasse in materia di edilizia scolastica siti alternativi a quello di Fonte Cottorella, penalizzato perlomeno dal rischio idrogeologico e industriale. Eppure va detto che nel lontano 2003 l’allora Presidente della Provincia di Rieti, Dr Calabrese, deliberò il Polo Didattico dove realizzare gli Istituti Superiori nei terreni di proprietà dell’Ente Provincia dell’ex Ospedale Psichiatrico San Francesco, terreni liberi dai rischi ampiamente descritti. Non si vuole evocare le immagini di estrema attualità che testimoniano la gravità dei recenti eventi alluvionali che oramai ogni anno affliggono il nostro Paese; ma oggi più che mai è necessario “prevenire” nei limiti dello scibile umano gli effetti di eventi naturali avversi frutto spesso di un cambio climatico oramai innegabile, aggravati da una precedente cattiva se non pessima gestione del territorio. Per questo, nel confermare che si è tutti convinti che il denaro pubblico va speso per realizzare Scuole al massimo livello di sicurezza, e che l’ambiente va rispettato, si rimane in attesa di un riscontro alla presente da parte di Codesti Enti e si è a completa disposizione per eventuali chiarimenti.