Cicchetti: Petrangeli si dimetta

L’etica della politica non può avere doppi binari ed il principio della trasparenza non può essere piegato,quando proclamato quale valore di riferimento, a seconda degli interessi personali.

Restiamo allibiti di fronte a quanto riportato dalla stampa per la quale il Sindaco della nostra città, illustre assertore del principio morale della cristallina limpidezza dell’azione amministrativa, quando già consigliere di minoranza ha reiteratamente nel corso degli anni, dal 2009 al 2012, omesso di adempiere ai propri doveri di contribuente, non ottemperando all’obbligatoria autodenuncia all’ufficio tributi del Comune.

Se è vero che nessuno è profeta in Patria, assumiamo legittimo dubbio se il Sindaco Petrangeli abbia ben predicato, affermando nella fausta campagna elettorale di voler “metterci del Suo” per poi aver invece privato le scarne casse comunali del proprio dovuto pagamento.

Grottesca poi la trama, degna della miglior tradizione umoristica pirandelliana, dove l’attore, Sindaco Petrangeli, lamenta l’estrema difficoltà a provvedere al corretto risanamento dei debiti con la A.S.M. per la gestione dei rifiuti dopo aver dimenticato “ candidamente” per molto tempo di ottemperare a quanto da Egli dovuto.

Eppure, ci chiediamo ancor più perplessi, ma non era il consigliere Petrangeli, alzandosi dai banchi dell’opposizione ad attaccare la Giunta Emili per l’ azione, a Suo dire, poco efficace nella lotta alla “piaga” dell’evasione tributaria sollecitando la costituzione di una apposita task force?

Non era poi sempre il consigliere Petrangeli a manifestare stupore per l’accumularsi di un crescente debito del Comune nei confronti dell’A.S.M. proprio a ragione del mancato pagamento Tarsu da parte dei contribuenti?

Prendiamo atto del tardivo ravvedimento che il primo cittadino ha avuto una volta eletto , ma riteniamo che questa condotta non sia adeguata ai doveri di chi è chiamato a rappresentare oggi un’intera città e negli anni ha affermato la necessità di un cambiamento nella correttezza politica ed amministrativa.

D’altronde l’esempio reso pochi giorni orsono a livello di Governo, con le dimissioni di un Ministro della Repubblica per vicende di natura analoga a quella oggi in discussione, conduce ad auspicare che la dignità della persona e la visione della politica intesa come servizio a favore degli altri spinga anche il Sindaco ad uno scatto di orgoglio e di tutela dell’onorabilità del ruolo ricoperto.

Sono, pertanto, auspicabili immediate dimissioni!

I cittadini non meritano di essere presi in giro.