Cascioli e Sebastani: sulla vicenda Asm non c’è nulla da scrivere di nuovo

«Delle problematiche che attengono alla gestione ed al possibile futuro di ASM ne parliamo in tutte le sedi da almeno due anni senza ovviamente ottenere risposta da una amministrazione che ha fatto del mettere la testa sotto la sabbia il suo modus operandi. Nessuna decisione su un tema così delicato per la città e per le centinaia di famiglie che da ASM traggono il necessario sostentamento. E sinceramente non c’è nulla da scrivere di nuovo nel leggere delle dimissioni della Bufacchi, soggetto di apparato scelto dal Sindaco in beata solitudine rispetto alla compagine di maggioranza e che nulla, evidentemente, ha a che vedere con una gestione manageriale “libera” di una Società per Azioni».

È quanto dichiarano i consiglieri comunali Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia-AN) e Andrea Sebastiani (Lista Civica Rieti Che Sviluppa), che aggiungono: «È semplicemente la trama di un film già visto il cui finale non può che essere determinato dall’imbarazzante recitazione dei protagonisti. A questo punto di non ritorno non si può, però, tollerare un Sindaco che intervistato da una televisione locale, a corto di veri contenuti, tenta di continuare ad imbonire i cittadini. La realtà è che da tre anni continua a giocare con la pelle dei lavoratori di ASM venendo meno agli slogan ed alle promesse da campagna elettorale. Autocelebrare la propria gestione come virtuosa per aver azzerato il debito ereditato quando per farlo si è fatto ricorso ad un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, grazie ad una favorevole previsione normativa, non ha alcunché di virtuoso! Dichiarare che ora tutto è riconducibile nella fisiologia dei rapporti tra Società e Comune quando invece il debito è cresciuto in un solo anno molto più di quanto era cresciuto in media negli anni precedenti è addirittura vergognoso! E questo senza mai rispondere alla precisa domanda del cronista sull’ammontare attuale del debito. Imputare l’uscita di scena della Bufacchi a fatti personali (come d’altra parte altrettanto personali sono stati i fatti che hanno determinato l’uscita di scena, nell’ordine, dell’Assessore Degni, dell’Assessore Di Paolo, dell’Assessore Cecilia e del Segretario Generale) è oltremodo sintomatico di un Sindaco che ha terminato indegnamente, così come lo ha percorso in questi tre anni, il suo mandato. Ci aspettiamo che al più presto anche Petrangeli & co. annuncino di lasciare definitivamente il Comune “per motivi personali”».