Aumentano i fondi che il territorio reatino riceverà dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dagli iniziali 155milioni di euro (155,36) a quasi 175 (174,87). Praticamente un balzo in avanti in più di circa 20 milioni. A monitorare lo stato dei fondi del Pnrr è la Uil del Lazio, che dopo il primo approfondimento dello scorso maggio è tornata a spulciare le risorse destinate alle città della regione elaborando un nuovo focus con i dati aggiornati all’otto settembre 2023.
Da un approfondimento all’altro, rileviamo che a sorridere particolarmente sono Cittaducale, Colle di Tora e Poggio Mirteto, che insieme vedono i fondi a disposizione lievitati di 5,87milioni. Ma è andata bene anche ai piccoli borghi di Casperia, Posta, Borbona e Tarano che rispettivamente ottengono importi sopra il milione di euro. Mentre Fara Sabina, secondo Comune per grandezza dopo il Capoluogo, ottiene fondi per oltre un milione di euro. Sono Cantalice e Longone Sabino, con importi lievemente inferiori al milione di euro, a chiudere la classifica dei dieci Comuni con le maggiori variazioni positive di risorse assegnate rispetto a maggio 2023.
Tra revisioni, fusioni e piccole modifiche, con dodici progetti assegnati, per un totale di 45,66 milioni, è Rieti a svettare in testa alla classifica per numero di opere da realizzare. Il capoluogo ha perso soltanto il finanziamento per la ciclovia urbana, mantenendo però sostanzialmente invariata la somma concessa, che infatti a maggio ammontava a 45,94 milioni.
Rientrando nei confini provinciali, dalla digitalizzazione all’efficienza energetica, alle risorse per gli asili nido, passando alla riduzione del rischio idrogeologico, sono molti i progetti che il territorio si è aggiudicato per favorire una crescita economica sostenibile. Complessivamente il mosaico del Pnnr nel reatino è composto da tessere che hanno distribuito equamente risorse per gli interventi. Ottima la performance di Leonessa, Poggio Mirteto, Antrodoco e Rocca Sinibalda, che a pari merito occupano il secondo posto con dieci progetti. Con nove interventi Poggio Nativo si posiziona terzo. Sette invece gli interventi – e quarta posizione – per Torri in Sabina, Longone Sabino, Posta, Tarano, Nespolo, Stimigliano, Toffia, Poggio Bustone, Paganico Sabino, Labbro, Borgo Velino, Casperia, e Fiamignano.
Accumoli e Amatrice, i due paesi epicentro del terribile sisma del 2017, ottengono rispettivamente sei e cinque progetti. Chiude la classifica Castelnuovo di Farfa, che porta a casa due interventi.
Per la Uil di Rieti si tratta adesso di utilizzare queste risorse fino all’ultimo centesimo. “Chiediamo ai sindaci di verificare insieme il pieno utilizzo dei fondi – dice Paolucci – anche perché bisogna tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che realizzeranno queste opere. Sotto questo aspetto dovrà essere alta l’attenzione sulle misure per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, il rispetto del Contratto collettivo nazionale e il monitoraggio del sistema di appalti e subappalti”.
E infine una stoccata alla classe politica. “E’ chiaro che se la politica negli anni passati fosse stata lungimirante, avrebbe lavorato per progettare la ferrovia Rieti Roma togliendo dall’isolamento il nostro territorio e aggiungendo ulteriori fondi al Pnrr”.