Ricerca sanitaria: l’Alcli punta alla prevenzione con l’aiuto dei bambini

I volontari dell’Alcli, insieme ai ricercatori del Laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale della Sabina Universitas e del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza, hanno raccolto i campioni di urine dei bambini le cui famiglie hanno aderito alla ricerca scientifica che si sta conducendo nell’ambito del Centro Oncologico di Prevenzione e Ricerca della Provincia di Rieti (Ce.Ca.Re.P.).

Il tasso di partecipazione alla ricerca, oltre 380 bambini pari a circa il 73% di adesione, ha dimostrato l’interesse e la sensibilità delle famiglie alla problematica che si stanno studiando.

Obiettivo del progetto, uno dei tanti portati avanti dal Ce.Ca.Re.P., è quello di tracciare un profilo di rischio di esposizione a tossici e cancerogeni ambientali nei bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni residenti in tre specifiche aree della provincia di Rieti: area urbana, area industriale ed area rurale. I bambini coinvolti sono quelli dei Distretti Scolastici Primari delle aree sopra elencate.

Tale ricerca rappresenta il seguito di uno studio i cui risultati fino ad oggi ottenuti hanno mostrato, nei bambini di età compresa fra cinque ed undici anni, un’esposizione a inquinanti ambientali, anche potenzialmente cancerogeni, maggiore di circa 4 volte rispetto ad indagini effettuate in Italia negli anni precedenti. I principali responsabili di questa esposizione sono risultati il grado di urbanizzazione dell’area di residenza, il traffico autoveicolare e il fumo passivo di seconda e terza mano. Presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie infettive della Sapienza è stato sviluppato e validato un metodo che consente la determinazione contemporanea di benzene e di metil-terbutil-etere nelle urine insieme ad altre 12 sostanze indicatrici di esposizione a inquinamento urbano e al fumo passivo nei bambini. L’assunzione di benzene nelle urine dei bambini è risultata strettamente connessa con i comportamenti dei genitori fumatori in ambiente domestico (fumare quando il bambino non è presente o non fumare in casa), in coerenza con il fenomeno definito third hand smoke (fumo di terza mano) emerso in questi anni ma ancora non ben investigato; sarebbe pertanto opportuno approfondire questa linea di ricerca.
Un secondo prelievo di campioni di urine verrà effettuato durante i mesi invernali per poter osservare le differenze in presenza di riscaldamenti.

Le scuole coinvolte, a cui va tutta la gratitudine dell’Alcli e dei ricercatori, sono:

Scuola primaria “Guglielmo Marconi” – Istituto Comprensivo “Angelo Sacchetti Sassetti”, Reti;

Scuola primaria “Santa Rufina” – Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”, Cittaducale (RI);

Scuola primaria “Leonardo Da Vinci” – Istituto Comprensivo “Ferruccio Ulivi”, Poggio Moiano (RI).