Agnese Moro a Poggio Mirteto per parlare di mafia e terrorismo

Lunedi 18 aprile il Teatro delle Condizioni Avverse, il Comune di Poggio Mirteto, l’Istituto Comprensivo di Poggio Mirterto presentano “Storia di mafia e di terrorismo”, penultimo dei quattro incontri multimediali nei quali i ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere la storia del terrorismo e della mafia in Italia, le storie di alcune delle vittime da Aldo Moro a Peppino Impastato, per iniziare un percorso di responsabilità civile.

Interverrà Agnese Moro, giornalista e figlia di Aldo Moro introdotta da Valentina Piazza e Jessica Leti del Teatro delle Condizioni Avverse e Cristina Rinaldi, assessore alla cultura del comune di Poggio Mirteto.

L’incontro è proposto all’interno del Festival Resist, ideato del Comitato Provinciale Arci Viterbo dieci anni fa, che nel 2012 diventa progetto nazionale dell’Arci e si sposta anche in altri territori. Resist è un Festival incentrato sui temi ed i valori della Resistenza ma che vuole parlare anche di temi della storia recente e passata dell’Italia con la volontà di promuovere una maniera diversa e attuale di raccontare la Resistenza e di continuare a farla su temi sia storici che di attualità.

L’Arci è da sempre impegnata nella valorizzazione e promozione della Memoria della Resistenza e del periodo della seconda guerra Mondiale. Nel legame tra memoria del passato e impegno civile ed educativo nel presente, anche in riferimento alla Costituzione repubblicana, Resist sostiene iniziative per l’affermazione dei diritti dell’uomo e dei popoli, della libertà e dell’uguaglianza, della convivenza civile e democratica, della pace e cooperazione, della nonviolenza.

Dal 2015 anche in Provincia di Rieti c’è la programmazione del Festival. Il 2016 è la nostra seconda edizione.

Nell’appuntamento di venerdi 22 aprile, interverrà Andrea Maurizi del Teatro delle Condizioni Avverse che proporrà la visione commentata di alcune parti del film “I cento passi” per presentare la figura di Peppino Impastato.

Le attività sono proposte dall’Officina Culturale della Bassa Sabina, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio.