Adorando il Re dei re

Nelle settimane del Congresso, scandite dai cinque ambiti del Convegno di Verona, abbiamo potuto sperimentare come l’eucaristia «ha a che fare non solo con la fede, ma anche con la vita. Anzi è fede che diventa vita! In questo senso ci dice che sempre la fede deve diventare vita vissuta». Le parole di monsignor Lucarelli nell’omelia della Messa di Cristo Re, che chiude in diocesi Anno e Congresso eucaristico, invita la comunità ecclesiale reatina riunita in Cattedrale a prolungare lo sguardo su un altro Anno speciale, quello della fede, già aperto dalla Chiesa universale e che a livello locale si apre con questo “trionfo eucaristico” che, nel giorno dedicato alla Regalità di Gesù, vede il Re dei re celebrato, adorato, portato processionalmente sulla pubblica via.

Ricca e solenne la liturgia a suggello degli eventi congressuali (per ragioni di spazio quest’oggi ne diamo solo un accenno, ripromettendoci di tornarvi sopra la prossima volta), che si conclude in S. Michele Arcangelo con un gioioso Magnificat di ringraziamento, dopo che il vescovo Delio ha impartito la benedizione con l’Ostia consacrata. Lo aveva già fatto al mattino in un ambiente particolare quale la cappella del carcere, dove aveva iniziato la domenica di Cristo Re condividendo lo spirito del Congresso anche tra i detenuti: insieme al cappellano don Benedetto, qualcuno dei volontari che svolgono servizio nella Casa circondariale e una rappresentanza del comitato dell’anno eucaristico, Lucarelli ha celebrato la Messa conclusa da un momento di adorazione e benedizione eucaristica.

Un momento intimo e raccolto prima della superba e affollata liturgia pomeridiana che ha raccolto in Duomo centinaia di fedeli, poi sfilati in processione fino al Borgo nella cui parrocchiale, prima del Tantum ergo, monsignor Lorenzo Chiarinelli ha offerto una ricca preghiera-meditazione per introdurre l’Anno della fede nello spirito del 50° del Concilio. Anno che vedrà la diocesi concentrarsi su un altro sacramento, dopo l’eucaristia: quello del battesimo, come spiegato dal vescovo nel documento Alle Querce di Mamre consegnato alla comunità proprio domenica scorsa: la nuova Lettera pastorale di monsignor Delio, reduce della sua seconda Visita pastorale, che nelle prossime settimane presenteremo su questa pagina.

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