Adeguamento della Salaria: un appello da Rietiviva

È d’obbligo, ma anche di ottimistico auspicio, un appello per l’Assessore regionale alle Infrastrutture Refrigeri e per il consigliere regionale Mitolo.

Il 1° maggio la Regione Lazio, per bocca del suo presidente Zingaretti, ha reso noto il patto per il lavoro 2014; a memoria ne ricordiamo almeno altri tre sottoscritti negli anni da Storace, Marrazzo e Polverini, accompagnati da diversi gradi di consenso, ma accomunati da un medesimo fallimento per quanto riguarda l’obiettivo di risolvere l’isolamento infrastruttutale della provincia di Rieti, quella cosiddetta “non romana”.

Il patto per il lavoro 2014, tra i 10 punti qualificanti, ne annovera uno, appunto quello degli interventi infrastrutturali, in cui si inserisce tra le priorità l’adeguamento della SS 4 bis Salaria.
I nostri rappresentanti regionali avranno ben presente il “quadro storico” di questa importantissima arteria consolare: Rieti, e gran parte della sua provincia, è l’unico capoluogo dell’Italia centrale a non avere un collegamento omogeneo con la rete autostradale nazionale.

L’ultimo intervento di tale livello sulla Salaria è stato effettuato 24 anni fa con la realizzazione della tratta a 4 corsie da S. Giovanni Reatino a Rieti (le gallerie di Colle Giardino permisero di salvare la Valle dell’Ariana e Fonte Cottorella).

Numerose sono state nel tempo le richieste per risolvere questo problema. Vi sono inoltre le deliberazioni di alcuni Comuni, insieme al Capoluogo, che sono state inviate, tra il 2011 ed il 2012, ai presidenti della Provincia e della Regione allora in carica, nonché all’assessore alle infrastrutture; inspiegabilmente rimaste inascoltate.

Negli atti deliberativi veniva manifestata la loro adesione alla realizzazione di un raccordo a 4 corsie che collegasse S. Giovanni Reatino alla stazione ferroviaria di Passo Corese (i Comuni sono: Rieti, Poggio Nativo, Paganico, Monte S.Giovanni, Casaprota, Roccasinibalda, Scandriglia, Pozzaglia, Belmonte, Frasso, Orvinio, Poggio S. Lorenzo).

Rietiviva rivolge pertanto ai nuovi rappresentanti istituzionali, Zingaretti, Refrigeri e Mitolo l’appello perché questa sia veramente la volta buona; certo non potrà essere il concetto di “adeguamento” quello più appropriato; risulterebbe già superato fin d’ora; bisognerebbe puntare sulle 2 uniche soluzioni oggi possibili.

Raccordo a 4 corsie co-finanziato dalla Regione Lazio e dal Governo, sul modello della E 45 Orte-Ravenna (sapendo che le difficoltà finanziarie per gli enti pubblici chiamati in causa rappresentano un ostacolo pressoché insormontabile); né vale più di tanto recriminare per il mancato utilizzo, da parte della Regione Lazio ma soprattutto della Provincia di Rieti, delle risorse da esse stesse messe a disposizione nei bilanci che vanno dal 1994 al 2013; un calcolo approssimativo “per difetto” stima in oltre 1,5 miliardi di euro questo stanziamento (dai 50 ai 100 mln di euro iscritti nei bilanci ogni anno); oltre al danno anche la beffa di non avere a tutt’oggi nemmeno un progetto esecutivo con cui avviare l’iter amministrativo.

Raccordo autostradale a 4 corsie da realizzare con risorse private accedendo al programma che prevede stanziamenti per 20 miilardi da destinare sia ai rinnovi delle concessioni sia, e sarebbe il caso della nostra SS Salaria, alla realizzazione di nuove tratte o raccordi; il meccanismo economico è quello della finanza di progetto, più semplicemente realizzazione+gestione per un certo numero di anni; le opportunità sono ben illustrate nell’inserto di «Affari & Finanza» di «Repubblica» del 28 aprile 2014, dal quale si può evidenziare anche una certa urgenza dell’avvio di tutte le necessarie procedure.