Da anni la “Festa del Ciao” dell’Acr che segna il momento culminante del primo periodo dell’azione cattolica dei ragazzi, è diventato un appuntamento importante per coinvolgere la comunità parrocchiale di Villa Reatina e in particolare le famiglie.
Il pranzo, ancora una volta, ha visto la partecipazione di oltre cento persone tra adulti e bambini, un’occasione concreta in cui i piccoli hanno fatto esperienza vera di cosa stia a significare far parte di una comunità parrocchiale, hanno sperimentato cosa voglia dire mettersi a servizio e collaborare, partendo innanzitutto dagli esempi di collaborazione tra adulti e tra educatori e genitori.
Solo in seguito hanno messo “le mani in pasta” per mettersi a disposizione della parrocchia. E visto che il tema scelto quest’anno riguarda la cucina, quale modo migliore se non preparare il pranzo per tutti? Così, il gruppo dei più grandi ha preparato il pranzo, occupandosi della spesa, di cucinare bel cinque antipasti differenti e del servizio, coadiuvati da un papà cuoco e da un genitore e un adulto di AC.
I ragazzi hanno dimostrato grande iniziativa, spirito di squadra e attenzione verso il lavoro che stavano svolgendo. Ma anche I più i piccoli si sono messi il grembiule per preparare biscotti-segnaposto da regalare agli invitati e sistemare le tovaglie per apparecchiare, sulle quali hanno scritto o disegnato gli atteggiamenti da non assumere a tavola durante il pasto, spesso uno dei pochi momenti in cui la famiglia si riunisce.
Il pomeriggio si è concluso con una “caccia agli ingredienti” per le case del quartiere in cui bambini e genitori sono andati alla ricerca di ingredienti per preparare un dolce. La comunità parrocchiale è proprio questo: un insieme di ingredienti differenti amalgamati insieme in modo creativo, fino ad assumere un gusto saporito ed armonioso.
Intanto, i genitori guidati dal parroco don Jean Baptiste, si sono proprio interrogati sulla “convivialità familiare”, come la definisce papa Francesco e sul sentirsi membri di una comunità che sia accogliente, da parte di Colui che è sorgente inesauribile di gioia e di felicità, affinché ci si senta invitati a qualcosa di importante: un appuntamento da non poter rifiutare, per essere veramente una famiglia di famiglie.