Cultura

A Roma la mostra “Troisi poeta Massimo”

A 25 anni dalla scomparsa del regista e attore napoletano Massimo Troisi, si apre al pubblico un percorso tra scatti privati, immagini d’archivio e carteggi inediti ospitata al Teatro dei Dioscuri al Quirinale

A 25 anni dalla scomparsa del regista e attore napoletano Massimo Troisi, si apre al pubblico un percorso tra scatti privati, immagini d’archivio e carteggi inediti ospitata al Teatro dei Dioscuri al Quirinale. Una mostra completamente gratuita alla scoperta dei lati meno conosciuti del protagonista de Il Postino.

«Lui ti raccontava qualsiasi cosa, la prendeva, la manipolava e poi ci tirava sempre fuori il lato ironico». Stefano Veneruso, regista e produttore cinematografico, ricorda così lo zio Massimo Troisi, mentre spiega ai microfoni di Radio Vaticana Italia com’è nata l’idea della mostra. «Sono stato contattato dall’Istituto Luce che mi ha proposto di collaborare a questo progetto. Ne sono stato entusiasta. La bicicletta (quella del film Il Postino) ce l’ho ancora qui, parcheggiata nel mio studio da quando le riprese del film sono finite. E allora ho pensato, perché tenerle chiuse le cose?»

«È un percorso nella vita artistica e privata di mio zio – prosegue Veneruso – parte da Napoli, dalla Smorfia, dai primi passi di quand’era adolescente, fino all’approdo al cinema e alla conclusione dolce-amara, che tutti conosciamo». Una mostra fotografica e multimediale, in oltre 80 scatti privati degli anni ’60-’70. Un viaggio nell’animo di Troisi, una carrellata di ricordi accompagnati da musica e immagini che mettono in risalto le passioni di questo attore, come quella per la scrittura.

La mostra ospiterà un evento speciale: dal 17 al 28 aprile, al Teatro dei Dioscuri andrà in scena lo spettacolo “Troisi poeta Massimo”, scritto e diretto da Stefano Veneruso.

«Avrei potuto chiamarlo Troisi racconta Massimo – confida il regista – perché è questa l’essenza dello spettacolo. Dodici temi ricavati dagli scritti di mio zio e interpretati da Matteo Nicoletta, che è riuscito a cogliere uno dei suoi aspetti salienti, quello scherzoso: Massimo amava giocare».

Cosa ha rappresentato Massimo per l’Italia? «Una guida, un esempio. Per me, per Napoli e, con Il Postino, anche per il mondo».

Uno spettacolo dunque, sulla vita artistica e privata di Massimo Troisi tra poesie inedite, interviste, canzoni e testi autobiografici a fare da trama narrativa. Andrà in scena, con ingresso gratuito, tutti i giorni alle 21.00.

Chiara Capuani per Vatican News