Zona a luci rosse a Roma: De Palo (OL3), no a “spazi dove vendere il corpo”

“Da dicembre stiamo raccogliendo firme fuori le parrocchie e le scuole per far riflettere sul fatto che la dignità di una persona non vale il decoro di un quartiere. Stride il fatto che sia stata annunciata la notizia che nel quartiere romano dell’Eur ci saranno delle strade a luci rosse proprio alla vigilia della prima Giornata che il Papa tanto amato ha voluto contro la tratta delle persone”. A dirlo al Sir è Gigi De Palo, consigliere comunale di Roma Capitale con la Lista Civica Cittadini X Roma di cui è capogruppo e presidente di “OL3”, associazione che vuole chiamare all’impegno politico i giovani. “Quello che mi sorprende di più – sottolinea De Palo – è che ci siano delle donne che spingono di più verso questa soluzione: l’assessore alle Politiche sociali Francesca Danese e l’assessore alle Pari opportunità Alessandra Cattoi”. E poi, aggiunge, “se volessi dirla proprio tutta, ma è di sinistra un ragionamento di questo tipo? Ma la sinistra di un tempo, che aveva a cuore un intervento dello Stato che non andasse in senso liberista, che fine ha fatto?”.

“L’Italia – denuncia De Palo – sta diventando il Paese delle banane. Sono stati portati soldi all’estero? Condoniamo i crediti di coloro che li hanno esportati. Ci sono meno matrimoni? Invece di sostenere la famiglia e il matrimonio, istituiamo il registro delle unioni civili. La gente scommette? Piuttosto che lottare contro il fenomeno, legalizziamo le scommesse, distruggendo le famiglie che si indebitano giocando. C’è la droga? Legalizziamola. C’è il fenomeno della prostituzione? Definiamo delle strade e legalizziamo pure quello. Ma esiste pure la mafia. Vogliamo fare i quartieri mafiosi o vogliamo provare a combatterla?”. Per il consigliere comunale, dunque, “in tante situazioni facciamo questo tipo di ragionamento che è pericoloso. Questo sulla prostituzione è l’ennesimo. Ma ci sono delle cose sulle quali non si transige!”. De Palo è sposato e ha quattro figli, di cui due sono femmine: “Come posso spiegare a mia moglie e alle mie due figlie che il Comune di Roma dice che una persona può vendere il suo corpo, se vuole guadagnare perché sta in difficoltà economica, e ci sono degli spazi dove è possibile farlo? Dov’è il concetto di persona umana? Che tipo di persona immaginiamo quando facciamo questo tipo di ragionamenti?”.