Rieti – Roma? Quasi un’utopia!

Vivo da anni lontana da Rieti e ogni volta tornare dai miei parenti che vivono in città diventa una piccola Odissea. Il collegamento di Rieti con Roma e viceversa non smette mai di stupire in quanto a disservizi, vaghezza organizzativa, problemi di vario genere che vanno dall’accumulata sporcizia delle vetture al completo non rispetto degli orari riportati sulla bacheca.

Devo dire che, negli anni, Cotral è peggiorata notevolmente tanto è che ad oggi fidarsi che si arriverà puliti e in tempo a Roma (se non si guasta la vettura, ovviamente) è quasi un’ utopia.

Vi scrivo, in particolare, per segnalare che il servizio della tratta Rieti per Roma delle ore 15.20 viene posticipato o cancellato senza avviso o motivo. La corsa in data odierna 29 agosto 2012 è stata effettuata con 25 minuti di ritardo alla partenza. Alla domanda sul perché, la riposta è stata che non c’erano vetture disponibili in deposito e che avremmo atteso una vettura proveniente da Roma. Stessa cosa accaduta il giorno prima, a detta di alcuni passeggeri abbonati sia a Cotral, sia a questo tipo di disagi.

Ovviamente ogni coincidenza con i treni da Roma è saltata a causa di questa improvvisazione degli orari di servizio. Si tratta di mancanza di organizzazione? Si tratta di budget limitato? Si tratta di un’azienda in crisi? Si tratta di una dimenticanza? Nel 2012 diventa ancora più difficile raggiungere Roma in maniera sostenibile, con mezzi pubblici che rispettino le corse e siano dignitosi. A questo punto, se non si riesce a garantire un servizio normale, non sarebbe meglio eliminarlo del tutto sia per ridefinire completamente il sistema sia per non dare alle persone la garanzia di un servizio che invece é un disservizio.

In attesa che le cose cambino e che la prossima volta che torno a Rieti il collegamento funzioni, mi limito a sottolineare che è vergognoso rimanere muti e indifferenti di fronte ad un servizio di collegamento con la capitale così vergognoso.

Cordiali saluti.

One thought on “Rieti – Roma? Quasi un’utopia!”

  1. Maria Laura Petrongari

    La Signora Daria Casciani racconta la odissea di un viaggio Roma Rieti sul Cotral. Purtroppo noi reatini siamo da decenni alle prese con queste croci che continuiamo a portare da soli come cittadini di serie B in tutti i sensi. I nostri giovani che frequentano l’Università a Roma patiscono non poco perchè arrivano stanchi alle lezioni ed in ritardo. Mesi ed anni passati sulle carrozze Cotral sovraffollate, poco pulite, spesso in ritardo anche per guasti che non dovrebbero verificarsi, n scoraggiano la frequenza degli Studi universitari. Così si penalizzano i ragazzi che non appartengono a famiglie facoltose i quali invece possono permettersi di pagare loro un decoroso e comodo soggiorno vicino alla sede universitaria. per tutto il corso di laurea e per le specializzazioni post laurea. Per non parlare dei lavoratori pendolari. Per quanto mi riguarda circa 20 anni fa dovetti rinunciare al mio posto di lavoro al Ministero-Ruolo amministrazione centrale-dopo aver vinto una faticosissima borsa di studio, proprio a causa dell’insostenibile pendolarismo tratta Rieti-Roma, che da mamma -lavoratrice non avrei potuto in prospettiva sopportare per decenni fino alla pensione.La mia fu una scelta per la famiglia , scelta che a quel punto ha danneggiato il lavoro. Se fosse esistito un treno, come tanti colleghi che abitano a Terni e che in meno di un’ora raggiungono la capitale, comodamente seduti , avrei potuto conservare il mio posto di lavoro a Roma abitando a Rieti . Ma i nostri capacissimi politici hanno sempre ignorato i nostri bisogni. Poi si parla di opportunità.,i bene comune,della necessità della politica,.dei partiti e dei sindacati e di quant’altro serve a distogliere l’attenzione sulle cose da fare, subito per la nostra comunità. Ormai i nostri giovani vogliono decisamente lasciare la propria terra: una triste emigrazione di cui dobbiamo ringraziare sappiamo chi. Ci avviamo a formare a Rieti una comunità di vecchi, di bisognosi, di migranti con tante difficoltà. di persone che non hanno più lavoro e di preoccupazione per le strutture sanitarie che mancano, ed altro ancora.
    Forse se si facesse avanti qualche finanziatore privato la ferrovia si potrebbe fare, con una colletta di cittadini attivi!!!! Viene soppressa la Provincia? e che cosa si sperava? che un rottame tale dovesse durare in eterno?
    Maria Laura Petrongari

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