Uniti per Rieti su Di Paolo: un assessore non è un consulente

Prosegue la polemica attorno alla figura dell’assessore Diego Di Paolo da parte dei consiglieri di minoranza Sonia Cascioli e Andrea Sebastiani. «L’assoluta inconcludenza del sindaco Petrangeli – scrivono – ormai si accompagna solo ad una strenua, arrogante difesa del fallimento della sua Giunta».

Secondo i consiglieri «Definire “basse allusioni di due esponenti di minoranza” i numeri documentati relativi alle croniche assenze dai lavori di giunta dell’assessore Di Paolo è emblematico della dimensione in cui vive Petrangeli e la sua corte. Una dimensione che nulla ha a che vedere con la realtà: il sindaco prima vede una città piena di turisti, poi uno straordinario successo della fiera di Santa Barbara nella nuova location ed ancora risultati strabilianti per “il contributo prezioso di un assessore che ha portato Rieti a diventare un polo culturale di caratura nazionale e ad aumentare la sua visibilità turistica”».

Sebastiani e Cascioli dichiarano di nutrire «il sospetto che il sindaco viva offuscato nella nebbia della sua ideologia politica, che non solo gli fa perdere lucidità, ma letteralmente la visione della realtà».

«Non meno grave – insistono – la visione distorta che ha il sindaco sul ruolo di un assessore e dell’apporto che dovrebbe garantire alla vita amministrativa dell’ente: se come scrive “la scelta di un assessore con il profilo di Di Paolo è stata dettata soprattutto per il contributo in termini di competenze e relazioni esterne piuttosto che in termini prettamente amministrativi”, che necessità c’è di continuare a difendere la sua funzione di assessore? Se proprio lo ritiene necessario (e al riguardo nutriamo forti dubbi) che gli ritiri le deleghe e sottoscriva un contratto di mera consulenza ma ad un costo molto inferiore a 50.000 euro l’anno».

«Ma se questa è la reazione scomposta del sindaco Petrangeli a fronte della rappresentazione di numeri inconfutabili – concludono Cascioli e Sebastiani – non potremo fare altro che portare all’attenzione del prossimo Consiglio comunale la richiesta di revoca delle deleghe all’assessore Di Paolo».