Azione Cattoolica

Un momento di preghiera con l’Azione Cattolica

I 100 anni e più dell’Azione Cattolica reatina offrono l’occasione di festeggiare, questo primo aprile, i 130 anni della fondazione del settore giovanile maschile

La data tradizionale del proprio “compleanno” l’Azione Cattolica reatina da anni la festeggiava il 13 luglio: il giorno in cui, nel 1921, nacque a Rieti, nell’allora parrocchia di Sant’Eusanio, il primo circolo di Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica.

E a partire da tale ricorrenza ha festeggiato, nel 2021, il proprio centenario. Ma che presenze di Azione Cattolica fossero avviate in diocesi già nei decenni precedenti era più che presumibile, e le ricerche storiche, particolarmente quelle condotte dall’ex presidente diocesano Alessio Valloni per la realizzazione della mostra documentaria realizzata in occasione del centenario, lo hanno ampiamente confermato.

In particolare, a risaltare è stato l’avvio, nella diocesi di Rieti, della SGCI, la gioventù maschile, che venne avviata, nell’ultimo decennio del XIX secolo, ad opera di un giovane aristocratico molto attivo nella vita sociale, culturale e religiosa locale: il conte Alessandro Vincenti Mareri. Fu lui l’artefice della fondazione del circolo di giovani cattolici intitolato a san Filippo Neri, ubicato nel complesso di Santa Scolastica, nei locali di proprietà della Pia Congregazione degli “Amanti di Dio”.

La nascita di tale circolo, scrive il professor Valloni, fu «segnata subito da un forte, entusiasta e costante impegno degli aderenti, fatto di adorazione e fedeltà al Signore risorto, intuizione e coraggio pastorale, aspetti certamente riconducibili anche alle caratteristiche del giovane Conte che, insieme alla moglie Eleonora, furono degli esempi di un amore coniugale capace di trasmettere il senso del servizio e della missione legata al sacramento del matrimonio».

Nato a Rieti nel 1866, Alessandro fu anche valente musicista, mettendo il suo talento al servizio della musica sacra: «fu nominato maestro di Cappella del Duomo della città e fondò una Polifonica di oltre 100 elementi intitolata a santa Barbara, oltre che una grande orchestra che dirigeva nei grandi eventi religiosi che coinvolgevano la Cattedrale. Fece parte della Cappella Sistina in Vaticano quale guida dei baritoni del coro. Insegnò Musica sacra al Seminario diocesano e tra i suoi allievi vi fu un giovanissimo Massimo Rinaldi, futuro vescovo della Diocesi reatina», oggi venerabile.

Altro suo impegno, quello in campo socio-caritativo: «A soli 25 anni fu nominato presidente e direttore dell’Ospizio per convalescenti Cerroni-Vincenti Mareri, amministrando la struttura con grande scrupolo e competenza», svolgendo l’attività a titolo di puro volontariato. Quando morì, nel 1957, lasciò «un ricordo di sé come uomo colto e generoso, con cuore di artista e anima di poeta».

E così i 100 anni e più dell’AC reatina offrono l’occasione di festeggiare i 130 anni della fondazione del settore giovanile maschile.

Venerdì 1 aprile alle ore 21 è stato programmato un incontro di preghiera nella parrocchia di Vazia, in quel giorno impegnata nell’adorazione eucaristica continua.

Parte della preghiera dinanzi al Santissimo Sacramento, esposto sull’altare della chiesa di Santa Maria Assunta di Vazia, vedrà raccolti in meditazione gli aderenti dell’Azione Cattolica diocesana e altri che si uniranno.

«Siamo grati al Signore per averci donato la possibilità di vivere, da laici associati, una modalità del tutto originale e peculiare per proporre e diffondere la promessa cristiana, e nel segno della preghiera e dell’adorazione eucaristica», scrive la presidenza diocesana nella lettera di invito.