Il tema “ex Asu” approda alla Commissione Controllo e Garanzia

Necessario un percorso di stabilizzazione e di accertamento delle responsabilità del passato.

«È convocata per domani mattina alle ore 9.30 la seduta della Commissione Controllo e Garanzia, congiunta con la Commissione Bilancio, per discutere della problematica riguardante i lavoratori ex Asu soprattutto alla luce dell’incontro che il Sindaco Petrangeli e l’Assessore al personale Bigliocchi hanno avuto venerdì scorso in Regione Lazio».

Lo rendono noto i consiglieri comunali Andrea Sebastiani della Lista Civica Rieti che Sviluppa, Sonia Cascioli di Fratelli d’Italia e David Festuccia della Lista Civica Città Nuove che in una nota ricordano che «Durante il Consiglio comunale straordinario tenutosi lo stesso giorno, proprio per promuovere una azione dedicata alla ricerca di una soluzione possibile, da parte nostra era stata manifestata al Presidente Marroni la volontà di partecipare all’incontro con l’Assessore Regionale al Lavoro e con il dirigente preposto al fine di sottoporre alla valutazione del tavolo alcune idee ed evitare contestualmente che il viaggio a Roma si riducesse ad una mera presenza figurativa piuttosto che ad una gita fuori porta».

«Certamente – aggiungono i consiglieri – la soluzione partorita in Regione per i lavoratori ex Asu di prevedere un percorso lavorativo di 18 mesi senza poi individuare null’altro, crediamo possa essere letta più come un contentino che come una reale volontà di immaginare un serio percorso di stabilizzazione. D’altronde la posizione in cui si sono trovati Sindaco e Assessore al personale non era delle migliori per poter rivendicare con forza le legittime aspirazioni dei 24 lavoratori, atteso che il 7 marzo scorso la Giunta comunale ha attivato un procedimento di annullamento delle convenzioni a suo tempo stipulate con la Regione Lazio per l’assunzione a tempo determinato sia dei lavoratori ex Lsu che degli ex Asu».

Secondo la minoranza «L’amministrazione Petrangeli dovrebbe guardare a quello che è accaduto in comuni limitrofi come quello di Frosinone, che è ricorso alla procedura di riequilibrio trovandosi anch’esso in una condizione di pre-dissesto, dove è stato seguito un iter che ha portato alla stabilizzazione già dal 2010 di queste figure. Al riguardo, come riteniamo non sia giustificabile che un ente sovraordinato tenti di scaricare le proprie responsabilità nei confronti dei Comuni invece di assumersele, nell’evidenza che se è vero che un dirigente in passato ha posto in essere degli atti oggi ritenuti illegittimi, è anche vero che non può aver agito in maniera completamente autonoma, ovvero senza l’avallo da una parte della politica al governo della Regione e dall’altra delle figure dirigenziali cointeressate a confezionare il provvedimento, non è altrettanto concepibile che Petrangeli e tutta la sua Giunta si sveglino soltanto oggi rispetto ad un argomento di cui sono perfettamente a conoscenza sin da settembre 2012 e per il quale la corrispondenza con la Corte dei Conti è assolutamente univoca».

«Gli esponenti politici regionali – aggiungono Sebastiani, Cascioli e Festuccia – devono essere chiamati dai Comuni a rispondere dei danni erariali prodotti al pari dei dirigenti, senza che si usi impropriamente, come ha maldestramente fatto l’Assessore Bigliocchi, l’invito ai lavoratori a fare causa al Comune per rivendicare poi una posizione di maggior forza nei confronti della Regione».

«Sarebbe il caso di ricordare a Bigliocchi – concludono i tre consiglieri – che ad agosto 2012 è stato proprio lui a dare l’input politico alla firma di 19 contratti a tempo determinato, con l’aggravante che altri 5 lavoratori sono stati impegnati di fatto sino ad oggi in nero da questa Amministrazione».