Storia di Aspra tra ‘800 e ‘900

Sarà presentato a Casperia durante la Sagra della polenta, domenica 20 ottobre, alle ore 16 presso la sala conferenze comunale (via Garibaldi n. 54), il libro “L’archivio racconta Casperia. Storia di Aspra tra ‘800 e ‘900” scritto da Luisa Angelelli e Lorenzo Capanna (ed. Arduino Sacco; 306 pagine; € 22,90).

Il libro, che raccoglie i risultati di tre ricerche storiche svolte dai due ragazzi per le loro tesi di laurea, è una radiografia alla Aspra che fu a cavallo tra i secoli XIX e XX. Come erano composte le famiglie dell’epoca? Quali lavori e quali professioni svolgevano? Come è cambiato il territorio? Quando è arrivata l’acqua potabile in paese? A tutte queste domande risponde l’opera di Angelelli e Capanna, che hanno all’attivo numerose giornate tra i documenti custoditi nell’Archivio storico comunale.

Quando si parla di Casperia (già Aspra), viene subito in mente il Medioevo: le mura, le torri, le pergamene; inconfondibile l’identità medievale del paese. Tuttavia, questo libro ci ricorda che c’è molto altro: interi periodi storici rimasti chiusi nei cassetti, documenti inediti che attendono di essere aperti, letti e ripubblicati. Insomma, la storia di Aspra-Casperia non è soltanto quella medievale.

Buona parte della Casperia odierna è stata pianificata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ovvero tra la fine dello Stato Pontificio e l’avvio del neonato Regno d’Italia. Proprio il periodo di cui si parla in questo libro, grazie al quale vediamo come Aspra – assurto ad esempio di ciò che è accaduto in tutta l’Italia centrale – esce dall’era moderna per entrare, un piede alla volta, nell’epoca contemporanea.