Solsonica, Fim Cisl: si prevede la cassa integrazione fino a maggio

Ieri presso la Unindustria di Rieti si è svolto l’incontro di verifica richiesto dalle organizzazioni sindacali sulla situazione aziendale della EEMS Solsonica alla presenza dell’Amministratore Delegato Mutti. Durante l’incontro sono stati affrontati i temi del mercato del fotovoltaico, degli sviluppi sulla ristrutturazione del debito, del piano industriale e dell’utilizzo della Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO).

«In riferimento al mercato – fanno sapere dalla Fim Cisl – si sta riscontrando una richiesta importante di prodotti Made in EU, e qui la Solsonica può svolgere un ruolo importante, sopratutto perché dal mese di marzo è stata introdotta una norma che prevede la registrazione dei pannelli istallati. Tale iniziativa fa supporre che al momento dell’introduzione dei dazi da parte della UE la norma sia retroattiva, penalizzando i pannelli Made in Cina. Come Fim continuiamo a sostenere che ciò avvenga e per questo sollecitiamo tutti i rappresentanti politici e in particolare i parlamentari Europei ad intervenire in questo senso nella riunione del 6 Giugno e sopratutto entro il 5 dicembre nel parlamento europeo».

«Sulla ristrutturazione del debito – prosegue il sindacato – si è registrato un continuo rinvio della decisione conclusiva e per questo chiediamo di accelerare nella conclusione con un accordo con le banche onde evitare che la situazione precipiti , eventualmente riconsiderando anche una ricapitalizzazione da parte del socio di maggioranza oppure attraverso un partner che, se esiste, è bene che intervenga adesso e non dopo».

In merito al piano industriale la Fim rende noto l’annuncio di «opportunità di diversificare, ma al momento non si è in condizioni di fare nuovi investimenti per problemi di liquidità. Per questo sarebbe opportuno riconfrontassi a partire dal livello locale su alcuni progetti di sviluppo, così come anche si evince dal programma dell’Amministrazione comunale di Rieti al punto “Rieti città produttiva”, cercando di coinvolgere anche altre istituzioni ed in particolare la Fondazione Varrone».

«Per ultimo, e non per importanza – conclude il sindacato – si prevede la continuazione dell’utilizzo della CIGO fino a fine maggio per altre settimane dove oggi la produzione si attesta intorno ai 3 MW coinvolgendo a rotazione una 60 di lavoratori , venerdì alle 9 si svolgerà l’assemblea con i lavoratori per decidere come proseguire sulla vertenza».