Rietidecide: 2015 anno della svolta. Tre priorità assolute!

L’inizio del 2015 coincide probabilmente con il momento più difficile vissuto dal territorio reatino nella sua storia recente. Stanno esplodendo crisi e situazioni di criticità, non soltanto nel settore privato, con cadenza quasi settimanale. E la crisi economica del Paese contribuisce ad amplificare le difficoltà delle nostre famiglie, già pesantemente provate da questi ultimi anni. Con questo quadro davanti, sento il dovere di fare appello alla politica affinché metta in campo senso di responsabilità, idee e orgoglio per progettare un 2015 diverso, di rinascita, andando oltre le beghe delle dinamiche politiche e personali. Serve responsabilità, ma serve soprattutto condivisione e capacità di decidere e di immaginare con chiarezza un futuro per tutti noi.

Per Rietidecide, il 2015 dovrà essere l’anno della svolta. È urgente che l’amministrazione comunale metta mano da subito a molti dossier, ma in questo caso intendiamo indicare tre priorità assolute:

  1. Dare ossigeno a famiglie e imprese, destinando i risparmi ottenuti dalle misure di razionalizzazione della spesa all’abbattimento della pressione fiscale complessiva. In un momento di crisi economica prolungata e intensa come quello che viviamo, è dovere di un Ente alleggerire il carico fiscale dei cittadini. I primi due anni e mezzo sono stati utilizzati per il salvataggio finanziario dell’Ente per via dei ben noti problemi ereditati, ma adesso è tempo di guardare avanti. Per avere davvero una prospettiva è imprescindibile l’avvio di un’opera di abbattimento delle tasse sui reatini che dia i suoi effetti concreti e tangibili da subito, già a partire dal 2015.

  2. Estremamente urgente è, inoltre, la capacità di rispondere a quello che continua ad essere un vero e proprio grido di disperazione di diverse categorie di lavoratori e professionisti: bisogna rilanciare l’urbanistica, investire sull’efficientamento energetico, sulle ristrutturazioni, sul recupero delle frazioni. Se non riparte l’edilizia, lentamente muore anche tutta l’economia del territorio. Anche in questo caso, due anni e mezzo sono stati utili per ‘resettare’ tutto e capire fino in fondo come stavano le cose. Ora bisogna ripartire, rispondere ai professionisti e agli addetti del settore che non riescono più a lavorare, tornare a dare speranza a un settore trainante dell’economia del Paese e della Provincia.
  3. La terza priorità individuata da Rietidecide è il ruolo politico del comune capoluogo. Bisogna elevare lo sguardo oltre le mura, non lasciarsi soffocare da alcune dinamiche cittadine ma riscoprire l’orgoglio di guidare un territorio più vasto. Anche alla luce del progressivo smantellamento, se non altro economico, dell’Ente Provinciale, è necessario che la politica reatina abbia uno scatto di orgoglio e di prospettiva, che il Capoluogo si ponga alla guida dei territori limitrofi e con essi ragioni in termini di prospettive, servizi e anche di rapporti con altri Enti e istituzioni, a partire dalla Regione. Rieti non si salverà rimanendo confinata in sé stessa. Questo compito spetta alla politica che deve saper dialogare con la politica nazionale, indirizzando il proprio impegno alla creazione di opportunità di lavoro sul territorio.

I temi su cui lavorare sono tanti e delicati ma da alcuni bisogna pur partire. La nostra associazione ha individuato le suddette priorità come base di lavoro per un 2015 di rilancio e non di sopravvivenza o, peggio ancora, di lento declino come lo sono stati purtroppo gli anni precedenti. Il nostro è un appello alla politica che deve decidere. Perché Rieti e i reatini meritano di ripartire.