Rieti si stringe attorno a S. Antonio

In San Francesco pronte le celebrazioni. Il 13 si ricorda il 70° della liberazione.

È pronto ad “affacciacciarsi” in anticipo, quest’anno, sant’Antonio, anche se solo sulla porta della chiesa, rispetto all’uscita processionale prevista per il 29 giugno. Come annunciato, la venerata effigie del santo di Padova avrà anche una ostensione eccezionale la sera della festa liturgica: un atto devozionale speciale, a 70 anni dalla liberazione di Rieti che, nel 1944, avvenne proprio il 13 giugno.

Insieme agli eventi musicali in piazza S. Francesco, un momento spirituale di ringraziamento a quel santo che da secoli i reatini considerano “uno di casa”, anche se non aveva mai messo piede nella valle tanto cara al Poverello d’Assisi suo maestro.

Eppure la devozione reatina a sant’Antonio, sorta sin dai tempi della canonizzazione, sul piano popolare scalza persino il “primato” dello stesso san Francesco o dei patroni ufficiali della diocesi. Gli intrepidi devoti confluiranno dalla vigilia della festa fino alla conclusione del “giugno antoniano” il giorno 30.

Venerdì 13, per la ricorrenza liturgica del santo giungerà dal Vaticano il cardinale portoghese José Saraiva Martins, che da prefetto della Congregazione per le Cause dei santi (di cui è ora emerito) è già altre volte venuto a Rieti sia per la stessa festa di sant’Antonio sia per le celebrazioni in onore di Massimo Rinaldi.

Nei giorni successivi, a scandire i festeggiamenti le quotidiane liturgie in S. Francesco, cui si aggiungeranno ogni sera i diversi appuntamenti sia a carattere artistico–musicale e ricreativo sia di approfondimento culturale e spirituale: in questa prima settimana spicca la serata su Gianna Beretta Molla.

Gli appuntamenti giorno per giorno sono consultabili sul calendario eventi del sito di Frontiera.

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