I “primi” cento anni di Mons. Michele Conte

Era il 2 marzo 1914, di lì a poco sarebbero inziate le ostilità della “grande guerra”, la prima guerra mondiale, quando nasceva don Michele Conte, ora ospite della casa Santa Maria della Pace a Fontecchio, in provincia de L’Aquila.

Il giorno del compimento del suo centesimo anno una delegazione di sacerdoti reatini si è recata a far visita al sacerdote centenario, con il quale ha concelebrato la Messa.

Mons. Ercole La Pietra, Vicario Generale, a nome della comunità diocesana reatina, gli ha indirizzato un messaggio di auguri per i suoi “primi cento anni”, ringraziandolo per il servizio prestato a Civitella, Pescorocchiano, Collorso, Nescie, Castelmenardo e infine Rieti.

Amministratore oculato e attento del beneficio parrocchiale, ma generosissimo con quanti erano nel bisogno, si è distinto per la sua opera a favore dei bambini e dei giovani, con le attività della colonia “elioterapica”, il teatrino parrocchiale, la scuola serale e una fiorente attività dell’azione cattolica.

Il Vicario Generale da giovane ministrante gli serviva Messa e già da allora ne apprezzò le doti di “sacerdote pio, buono, giusto e generoso” che non è “stato estraneo – scrive don Ercole – alla mia vocazione”.

Il Vicario ricorda con stima e affetto le qualità di “don Michelino”, piccolo-grande sacerdote che ha servito la Chiesa in una periferia allora considerata abbastanza lontana, nella quale però ha saputo sperimentare la centralità di Dio e la vicinanza all’uomo.

Agli auguri del Vicario e della diocesi si aggiungono quelli della redazione di «Frontiera».