Paolucci, Uil Rieti: Piana reatina dimenticata dalla politica, manca l’essenziale

«Come definire un territorio privo di servizi essenziali? Come catalogare una zona della nostra città che non ha rete fognaria, dove il metano non arriva e dove le strade sembrano quelle della seconda guerra mondiale e dove il trasporto pubblico è un miraggio? Il termine più adatto è territorio dimenticato. Sì, un territorio dimenticato dalla politica».

Così Alberto Paolucci, segretario generale della Uil di Rieti, riaccende i riflettori sulle condizioni della piana reatina.

«In questo angolo della città – dice il segretario Paolucci – manca tutto. Passano gli anni, cambiano i colori politici di chi ci amministra ma non cambia il disagio che gli abitanti sono quotidianamente costretti a vivere. E così le strade continuano a essere un colabrodo, la segnaletica stradale continua ad essere carente, l’illuminazione pubblica continua a essere un speranza frustrata. Tutto si traduce in una scarsa sicurezza per i residenti, che probabilmente l’amministrazione comunale considera di serie inferiore e figli di un Dio minore».

«Non c’è altra spiegazione – prosegue Paolucci – altrimenti le decennali proteste dei comitati e dei cittadini sarebbero stare ascoltate e qualcosa sarebbe cambiato. Invece no, qui nella piana reatina nulla cambia, tutto è immutabile, tutto è fossile. Nessuno si degna di ascoltare le legittime rimostranze dei residenti».

«Bene ha fatto il comitato della Piana – conclude Paolucci – a chiedere un incontro urgente al sindaco Cicchetti. La Uil, da anni è vicina ai cittadini di questa zona, e da anni chiede di investire in questo territorio per rendere la vita dei cittadini migliore. E’ arrivato il momento di invertire la rotta e di lasciare alle spalle gli intollerabili ritardi e il degrado quotidiano, perché i cittadini della piana pagano le tasse nella stessa misura e con gli stessi criteri dei cittadini che risiedono nel centro storico di Rieti. Continuare a ignorare questa verità sarebbe da stolti».