La minoranza, le commissioni e il votare bovinamente

«Sul tema delle commissioni abbiamo già trattato in più occasioni fin dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale nel giugno del 2012. Abbiamo pure avanzato una proposta al riguardo, insieme col consigliere Gerbino, attraverso la presentazione di un ordine del giorno, approvato ma mai attuato da questa amministrazione, per la diretta streaming delle commissioni stesse».

Lo dichiarano i consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Sonia Cascioli, David Festuccia, che spiegano:

Questo strumento consentirebbe, infatti, ai cittadini di valutarne l’utilità o l’inutilità, come del resto avviene in numerosi comuni italiani dove le riprese sono pubblicate sui siti istituzionali. E ciò, come verificato, non comporta di certo il dispendio di chissà quante risorse economiche per l’ente (parliamo infatti di circa 2.000 euro una tantum) ed in ogni caso si tratterebbe di rendere trasparente l’azione politica, di rendere verificabile da parte dei cittadini elettori il rispetto o meno del mandato di rappresentanza, in altre parole, per usare lo slogan tanto caro a Petrangeli, ciò contribuirebbe a creare il famoso “palazzo di cristallo”!

Tuttavia, malgrado le nostre ripetute sollecitazioni, questa iniziativa approvata all’unanimità dal consiglio comunale è rimasta lettera morta. Del resto la trasparenza è sempre un’arma a doppio taglio per chi da una parte se ne riempie la bocca e dall’altra è chiamato ad attuarla sul proprio operato.

Inattuata, ad oggi, la diretta streaming, abbiamo denunciato i lunghi periodi caratterizzati da totale inattività dei lavori delle commissioni, salvo poi ritrovarci nei giorni immediatamente precedenti i Consigli comunali, a doverci affogare nel fare tutto ciò che evidentemente non era stato fatto nei mesi precedenti.

Considerando, infatti, che mediamente si svolgono tre, massimo quattro Consigli l’anno (nel 2014 si è recentemente svolto il primo), le commissioni vengono concentrate nei pochi giorni che li precedono. Commissioni cinque giorni su sette sono la rappresentazione di qualcosa che non esiste se non due o tre volte l’anno al massimo: per il resto ad oggi l’unica commissione regolarmente convocata una volta la settimana è la sola commissione Controllo e Garanzia, di certo la più scomoda per questa amministrazione considerati i continui tentativi di boicottarla.

Ma aldilà di tutte queste considerazioni che evidentemente è stato necessario ribadire per rendere onore alla verità, resta l’aspetto fondamentale, ovvero il ruolo e la funzione delle commissioni. Perché è in esse che si analizzano e si discutono gli atti dell’amministrazione, è nelle commissioni che si fanno le proposte e si conoscono insieme con assessori e dirigenti gli atti che siamo chiamati a discutere e a votare in Consiglio comunale.

Questo sempre che non si preferisca avere dei consiglieri che, mediamente ignari di ciò che approvano, alzano bovinamente la paletta a comando! La funzione delle commissioni è di indirizzo e di controllo sull’attività dell’ente: se i consiglieri comunali non svolgono la propria funzione nelle commissioni, dove e come dovrebbero svolgerla? Forse nelle riunioni segrete organizzate dentro la stanza di qualche assessore piuttosto che del sindaco?

Forse dovrebbero essere appiattite su quei quattro sparuti consigli comunali che si tengono in un intero anno? Il nostro modo di intendere e fare politica non è questo e probabilmente risulta scomodo ad una certa politica, quella che ogni giorno si pavoneggia dietro frasi da manuale e subito dopo si dimentica di mettere in pratica ciò che ha promesso.

Noi crediamo nel lavoro serio portato avanti quotidianamente in tutte le forme e le sedi opportune che le norme regolamentari mettono a disposizione nel pieno rispetto del mandato di rappresentanza dei cittadini. Non riteniamo corretto confondere i costi della democrazia con i costi della politica e chi pensa di fare un uso strumentale di questi temi evidentemente persegue altri fini.