Melilli su manovra finanziaria: «il 70% lo paga il Centro-Sud»

«Credo che a nessuno sfugga la drammaticità della situazione. Non c’è però cosa peggiore, nel pieno di una crisi, che assistere alla fiera delle banalità ed al trionfo dell’approssimazione».

È quanto dichiara il presidente del Consiglio direttivo dell’Unione delle Province d’Italia e presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, che prosegue: «Al di là delle opinioni divergenti su cosa tagliare, è avvilente assistere ad un dibattito dove i nostri governanti confondono i costi della politica con le istituzioni e per mancanza di coraggio fanno le scelte più facili. Sono anni che tutti condividiamo l’opportunità di cancellare le Province nelle grandi aree urbane, per dar vita finalmente alle città metropolitane ed invece di farlo si cancellano le piccole Province e i piccoli Comuni».

«Sosteniamo tutti che un Federalismo serio ha bisogno di un fondo di solidarietà per le aree più deboli del Paese e cancelliamo i trasferimenti erariali facendo pagare la Manovra in gran parte ai cittadini del Centro-Sud. Nella scorsa manovra finanziaria − conclude Melilli − 21 Province del Nord non hanno subito tagli e accadrà la stessa cosa con la manovra che sta per essere varata. Il presidente dell’Upi Castiglione sa che il taglio di un miliardo e duecento milioni sarà pagato per il 70 per cento dal Centro-Sud».