Iniziative

L’ex Scuola di Casette diventa centro culturale

Restituire uno spazio inutilizzato a una funzione sociale, culturale, sportiva e anche spirituale: è con questa idea che il Comune di Rieti ha affidato alla parrocchia di Casette gli ambienti dell’ex scuola

Restituire uno spazio inutilizzato a una funzione sociale, culturale, sportiva e anche spirituale: è con questa idea che il Comune di Rieti ha affidato alla parrocchia di Casette gli ambienti dell’ex scuola, visitati dal vescovo Domenico, dal sindaco Daniele Sinibaldi e dall’assessore alle Frazioni Fabio Nobili, accolti dall’amministratore parrocchiale don Jean Baptiste Sano.

Il progetto era maturato negli ultimi mesi della precedente amministrazione comunale quando, poco prima di terminare il suo mandato, il sindaco Cicchetti aveva confermato la disponibilità a ricavare negli spazi comunali un oratorio che fosse luogo d’incontro tra i ragazzi e gli adulti.

«L’idea di trasformare un’ex scuola in un centro di aggregazione giovanile è importante per una realtà alle porte di Rieti segnata anche da una significativa presenza di adolescenti. Mi pare sia un bel segnale che va accompagnato per fare di Casette non solo un luogo di passaggio, ma anche un luogo in cui stare», spiega il vescovo Domenico.

«La presentazione al pubblico ha consentito alla comunità di ringraziare l’ex sindaco e di accogliere il suo successore, ma anche di salutare il vescovo che si appresta ad assumere la guida della diocesi di Verona», commenta don Jean Baptiste, sottolineando l’importanza della comunità dell’educazione dei più giovani.

«Un risultato reso possibile grazie al sindaco Cicchetti, al vescovo Domenico e alla giusta e necessaria sinergia tra le istituzioni del territorio – dichiarano Sinibaldi e Nobili – Siamo particolarmente soddisfatti della concretizzazione di questo progetto nella convinzione che la vitalità e la socialità delle frazioni sia fondamentale per lo sviluppo individuale e comunitario, in particolare dei più giovani. La realizzazione del progetto, infatti, sarà resa possibile anche grazie ai ragazzi che si sono impegnati per l’animazione».