Lavoratori, la Chiesa è con voi

Ormai è noto, non solo in Puglia, come “il vescovo dell’Ilva”. Monsignor Filippo Santoro, invitato a intervenire nella manifestazione con cui il Congresso eucaristico ha voluto immergersi nelle problematiche del mondo del lavoro, è giunto a Rieti un paio di giorni dopo che si era seduto fra gli operai che protestavano dinanzi all’azienda tarantina divenuta uno degli emblemi del problema lavoro in Italia: e non avrebbe mai immaginato di trovare il suo confratello Lucarelli impegnato anche lui con la “piccola Ilva” di casa nostra che è il caso Schneider.

Sfortunata (nel senso che tutti ne avrebbero volentieri fatto a meno) coincidenza ha voluto infatti che, proprio alla vigilia del programmato incontro al Nucleo industriale con cui la diocesi voleva dibattere sulla situazione lavorativa locale e condividere ansie e preoccupazioni di una realtà quanto mai incerta, arrivasse sulla città la doccia fredda dell’ex Vanossi, dove, pur in una situazione non più rosea come un tempo, non ci si aspettava una decisione così perentoria e fulminea da parte dei vertici dell’azienda: chiusura definitiva e totale dello stabilimento reatino.

Ad andare in crisi non saranno i ventimila dell’Ilva, ma per Rieti quasi duecento posti di lavoro che si perdono non sono certo una bazzecola. C’erano praticamente tutti, domenica scorsa, alla sala convegni dell’Asi, i lavoratori posti di punto in bianco in mobilità, quasi a voler testimoniare il loro stato di “ultime vittime” di uno sviluppo industriale mai decollato e di una situazione lavorativa piena di incertezze come quella che vede Rieti toccata in modo assai pesante. Per loro le parole di vicinanza, da parte di sindacalisti, autorità e intervenuti tutti, sono andate ad aggiungersi a quelli già espressi da monsignor Delio nel messaggio (che pubblichiamo a lato) indirizzato alle maestranze Schneider appena due giorni prima.

Così la fiaccolata si solidarietà prevista al termine del pomeriggio si è deciso, su proposta di don Valerio, di spostarla e svolgerla al centro cittadino (si è tenuta venerdì con la “firma” di sindacati, diocesi e istituzioni) dedicandola proprio a tale emergenza. E con questa situazione nel cuore si è articolata la tavola rotonda tratteggiando difficoltà e attese tradite, ma anche piccole speranze emerse da proposte e considerazioni degli intervenuti (vi torneremo sopra): partendo proprio dalla testimonianza di monsignor Santoro, che, facendo tesoro dell’esperienza da lui vissuta prima da missionario e vescovo in Brasile e ora nella sua Puglia toccata dal caso Ilva, ha voluto offrire preziosi consigli sul “farsi prossimi” a queste problematiche.

Videoriprese dei vari interventi

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