Il Lazio si mette in gioco e il lavoro diventa un videogame

“E invece di chiamarlo lavoro, rendersi conto che è un gioco”: perfino il governo, sul proprio sito dedicato al lavoro, parla di “gamification” partendo da una citazione di Alan W. Watt e descrivendola come una delle frontiere più ricche dei nuovi mestieri.

Diventare un esperto di game può diventare un lavoro serissimo, e remunerativo. Ecco perché Up2lab-Marketing Consulting, in collaborazione con Actomedia, utilizzando le possibilità offerte dal bando “Torno subito” della Regione Lazio, ha organizzato un corso dedicato a chi del “game” vuole fare il proprio lavoro: 390 ore di formazione teorica e pratica finanziabile dal bando “Torno Subito” 2018, tre mesi di lezioni dal 5 novembre 2018 al 22 febbraio 2019. Le lezioni si svolgeranno a Pescara, nella struttura di Actomedia. A una prima fase teorica, seguirà una seconda fase pratica, con stage retribuito della durata di sei mesi in una realtà aziendale nel Lazio. Per la partecipazione al master gratuito, e al successivo stage retribuito, è necessario avere i requisiti richiesti dal bando: essere disoccupati, residenti nel Lazio, e rientrare nella fascia d’età 18-35 anni.

E’ possibile conciliare gioco e lavoro? La migliore risposta a questa domanda la fornisce cliclavoro.gov.it: «Il termine Gamification è in parte composto dalla parola Game (gioco) che spesso viene associata al semplice divertimento senza scopi specifici. In realtà fa molto di più, traendo vantaggio dall’interattività e dal divertimento, permette di veicolare messaggi di vario tipo e stimolare comportamenti attivi, ma anche di raggiungere obiettivi di impresa. Le esperienze basate sulle logiche della Gamification stanno guadagnando sempre più popolarità, grazie all’efficacia del gioco, strumento in grado di motivare, sfidare, mettere alla prova, suscitare emozioni positive e costruttive, insegnare e migliorare il coinvolgimento delle persone. Il divertimento però non rappresenta l’obiettivo, ma il mezzo da utilizzare per generare interesse e quindi facilitare l’apprendimento. Questa tendenza si è affermata sul mercato e nella nostra società negli ultimi anni diventando un modus operandi attivo in diversi settori, dal marketing alla pubblicità, dall’insegnamento al turismo, dal recruitment al non profit. La Gamification è usata anche nell’ambito della formazione, dal momento che favorisce un apprendimento più interattivo e nella sanità dove viene utilizzata per migliorare la prevenzione».

Le principali multinazionali di tutto il mondo utilizzano i game per trovare nuovi clienti, riposizionare il brand, proporre nuovi prodotti, ma anche per scegliere i propri candidati, incentivare la produzione e l’efficienza interna. Durante il corso, saranno dedicate 162 ore alla tecnica e alla pratica, per imparare a utilizzare Blender e Unreal Engine 4, i software con i quali imparare a creare prodotti video-ludici attraverso la fase formativa del project work cui saranno dedicate 126 ore. Il corso è rivolto a studenti universitari e laureati in tutte le discipline con la passione per i videogame e la creatività, e che vogliano intraprendere una carriera in questo settore.

E’ necessario avere come base di partenza un buon livello di conoscenza dei sistemi operativi Windows e Apple, ottime conoscenze informatiche e una buona cultura nel campo dei videogame. I candidati saranno selezionati tramite la valutazione del curriculum, una lettera motivazionale e la compilazione di un test attitudinale al corso.

Il corso è tenuto da docenti esperti e realmente operanti nel campo della progettazione dei videogame. Il Video Game Designer è una figura professionale molto richiesta. I giovani fino a 35 anni, disoccupati, residenti nella regione Lazio, hanno la possibilità di finanziare il costo del percorso partecipando al bando della regione Lazio Torno Subito 2018. Il corso risponde a tutti i requisiti previsti dal bando pubblico, inoltre garantisce un alto grado d’innovatività del progetto di formazione/placement da presentare alla Regione Lazio.