Grande emozione per l’Amleto del Reate Festival

Spettacolo di altissimo livello l’Amleto di Fabrizio Gifuni al Teatro Flavio Vespasiano per il Reate Festival. Una straordinaria versione per voce recitante e orchestra con musiche di Shostakovich, Rino Marrone sul podio dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese.

È stata una grande emozione la versione di Amleto presentata domenica 8 ottobre al Reate Festival, una nuova drammaturgia in cui la vicenda di Shakespeare si sposa alla musica di Shostakovic. Gifuni, il fisico statuario eppure mobilissimo, lo sguardo e ogni gesto tesi a restituire le potenti visionarietà del principe danese, la voce duttilissima nel restituire oltre al protagonista anche le battute degli altri personaggi, ha tenuto il respiro sospeso degli spettatori. Una attenzione, una tensione drammaturgica straordinarie, rafforzate dal connubio con la parte musicale. L’orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Rino Marrone ha reso al meglio la suggestione della musica di Shostakovich, scritta appositamente per le musiche di scena di Amleto nel 1932, composte per lo spettacolo teatrale del regista Nikolaj Akimov, e nel 1964 come colonna sonora del film “Amleto” di Grigori Kozintsev, che si avvaleva quest’ultima dell’adattamento di Boris Pasternak.

Uno spettacolo di altissimo livello, portato a Rieti dopo il tutto esaurito al Parco della Musica a Roma e al Teatro San Carlo di Napoli, a conferma della qualità delle proposte del Reate Festival. Fabrizio Gifuni, per la prima volta al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, ne ha lodato la straordinaria acustica e la bellezza architettonica, sottolineando l’importanza di sentirsi in un luogo che offre le migliori condizioni per creare quella inafferrabile simbiosi tra interpreti e pubblico.

Prossimo appuntamento venerdì 13 alla Basilica di San Domenico con un programma tutto settecentesco sul grande organo Dom Bedos Roubo, solista Leonardo Ciampa.