La gioia che si trasmette

Nel pomeriggio del 6 settembre, la Famiglia spirituale “L’Opera” ha invitato gli abitanti di Collalto Sabino a un incontro speciale.

Iniziando con la Santa Messa, presieduta dal Vicario Generale, don Jarek Krzewicki, i Collaltesi hanno vissuto una piccola festa di fede. Nella sua parola di saluto, il Vicario ha esortato i presenti – secondo una parola della Fondatrice de “L’Opera” – di far vedere quella gioia che nasce dall’unione con Cristo.
Nella sala del Comune il sindaco, Cesare D’Eliseo, alla presenza di tanti abitanti del paese ha accolto alcuni membri de “L’Opera” con grande apertura e cordialità.

Da ormai vent’anni un appartamento a Collalto è utilizzato da questa Comunità per ritiri, raccoglimento, svago e studio. L’anno scorso, per il 75° anniversario della fondazione de “L’Opera”, è stato realizzato un filmato sulla vita della Fondatrice, Madre Giulia Verhaeghe, e lo sviluppo de “L’Opera”. Questo filmato è stato presentato e ha permesso ai Collaltesi di conoscere meglio questa nuova realtà ecclesiale.

Ecco, alcuni brevi accenni: Madre Giulia è nata l’11 novembre 1910 a Geluwe in Belgio in una famiglia numerosa. Cresciuta in un ambiente semplice, durante la Prima Guerra Mondiale sperimentò la durezza della vita, ma anche la forza della fede. Negli anni difficili del dopoguerra, poi, non ebbe la possibilità di ricevere un’istruzione completa e, all’età di quattordici anni, dovette cominciare a lavorare presso famiglie in Belgio e in Francia per contribuire al sostentamento della sua famiglia.

Già in giovane età offrì la sua vita a Dio e rispose con fede alla chiamata del Signore, accompagnata dalla saggia guida spirituale del viceparroco del suo paese. Fece delle profonde esperienze interiori, soprattutto meditando le lettere dell’Apostolo Paolo. Scrisse: «Il Santo Apostolo Paolo divenne per me uno strumento di Dio, una guida spirituale e un fratello diletto, di cui potevo sentire la vicinanza. In quel periodo mi pareva di vivere una seconda conversione verso il Cuore di Gesù e il suo Corpo, la Chiesa».

L’amore per Gesù spinse Madre Giulia, morta nel 1997, a dare tutta la sua vita al servizio della Chiesa. I suoi figli spirituali seguono il suo esempio, amando la Chiesa e impegnandosi in vari campi pastorali, sociali e scientifici.