Fara in Sabina: il consiglio comunale approva importanti novità

Fara Sabina

Nella seduta del 20 marzo 2014 il Consiglio comunale di Fara in Sabina ha approvato degli importanti provvedimenti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e lo sviluppo della comunità: il Regolamento per l’erogazione di contributi a contrasto del disagio abitativo, il Piano particolareggiato di esecuzione del comprensorio n. 5 di Passo Corese in due comparti edificatori ed il relativo schema di convenzione, l’affidamento della gestione del servizio di depurazione, stazioni di sollevamento e reti fognarie al Consorzio per lo sviluppo Industriale della Provincia di Rieti.

Nuove norme, uguali per tutti i comuni del Distretto sociale Rieti 3, per aiutare le persone che vivono delle difficoltà nel godere del diritto all’abitazione. «Speriamo che il nuovo input che arriva dalla Regione Lazio – commenta il consigliere Maria Teresa Lorenzini – stia a significare nuovi investimenti in questa azione sociale che negli ultimi anni ha subito tagli pesanti, con notevoli ripercussioni nei comuni a forte densità come è il nostro».

Approvato all’unanimità il Piano particolareggiato di esecuzione di Passo Corese che prevede una suddivisione in due differenti comparti. «Un provvedimento atteso da anni – dichiara Mauro Pinzari, assessore all’Urbanistica e vicesindaco – frutto di un lungo lavoro di concertazione affinché i soggetti attuatori potessero raggiungere i loro obiettivi nel sacrosanto rispetto delle prerogative dell’amministrazione per l’interesse pubblico. Anche grazie agli introiti legati all’attuazione del piano – prosegue Pinzari – potremo partecipare alla modellazione del territorio in linea con la nostra idea di città. È un altro importante tassello che poniamo per la realizzazione del futuro assetto urbanistico della nostra città».

Passa all’unanimità anche la gestione della reti fognarie che viene trasferita al Consorzio per lo sviluppo Industriale. «Dopo una lunga trattativa – spiega Giacomo Corradini, assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente – le fognature comunali saranno gestite da un altro ente pubblico che avrà in cambio il 90% dei tributi dovuti per la gestione del servizio; il restante 10% resta al comune, che utilizzerà il fondo per realizzare degli investimenti sulle infrastrutture. In questo modo il servizio sarà più efficiente senza ulteriori costi a carico dei contribuenti».