«Noi celebriamo il Natale di un Dio che si fa uomo, che ci porta la vita e sopratutto l’amore del Padre. A Natale, ritroviamo la dimensione della nostra vera umanità fatta di umiltà, di ascolto degli altri sopratutto delle persone e delle famiglie più disagiate e meno fortunate. Il Natale è un’opportunità per riconciliarci con la nostra città, con i lavoratori e ritrovare il senso della speranza».
È l’augurio di buon Natale e di buon anno che arriva dall’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro della Diocesi di Rieti, con l’auspicio di «un 2016 ricco di opere di bene».
«C’è bisogno di una maggior attenzione verso i tanti profughi con i quali ci si incontra in città» scrive il direttore, don Valerio Shango. «Non sono povera gente da soccorrere. Sono persone degne, con talenti da condividere. L’accoglienza ha come fine proprio la valorizzazione: istruzione, casa, lavoro e partecipazione attiva, politica e culturale… E l’Italia arriverà molto in là, come già ha mostrato di saper fare in mare aperto».
«Ringrazio ciascuno di voi e le istituzioni che rappresentate per la collaborazione, la solidarietà. Assicuro a ciascuno di voi e alle vostre famiglie un mio ricordo nella preghiera» conclude il sacerdote.