Contro il Sindaco in moto la macchina del fango

La macchina del fango si è rimessa in moto, destinatario il Sindaco Simone Petrangeli. Le affermazioni licenziate su Facebook da un noto esponente politico della vecchia Giunta comunale, Chicco Costini, e raccolte dalla stampa locale hanno indotto il Sindaco a pubblicare sul sito istituzionale del Comune il certificato del casellario giudiziale in cui si evince che nessuna notizia di reato è a lui ascrivibile.

Si tratta di un metodo, quello della macchina del fango, con cui un gruppo di pressione anche trasversale, tenta di delegittimare o ledere la credibilità e l’onore di una persona individuata come avversario del gruppo in modo da intimidirlo, punirlo o condizionarlo.

Il metodo è semplice. Si raccolgono, a volte illegalmente, notizie o informazioni delicate e riservate, allusioni variamente estrapolate, manipolate, o anche completamente false, riguardanti la vita privata e professionale del soggetto da colpire. La diffusione avviene ovviamente per via mediatica con attività di dossieraggio piuttosto che di genuino giornalismo d’inchiesta.

Insomma un metodo raffinato e collaudato per esercitare un’indiretta, ma forte pressione sull’attività pubblica e sulla libertà personale e di espressione del nostro Sindaco Petrangeli.

È ovvio che dietro questa azione diffamatoria non c’è solo l’azione isolata di un personaggio come Costini, ma sicuramente quella di un gruppo di interesse organizzato che va oltre i confini politi di appartenenza del “diffamatore” stesso.

Evidentemente l’azione politica e amministrativa, i cui risultati non tarderanno ad arrivare, non è gradita ad alcuni e si cerca, con metodi alternativi al confronto dialettico e politico, di abbattere la credibilità di una istituzione solo per garantire gli interessi particolari di pochi… non va bene!