Cittaducale, del rinnovarsi nella fede

Brevi considerazioni su un tema d’attualità: il travagliato passaggio di consegne nella Parrocchia di Santa Maria del Popolo.

Assistiamo da mesi ad un pervicace intento di dividere i parrocchiani in due fazioni contrapposte, quasi si trattasse di una faida medievale, con argomentazioni pro o contro la passata e l’attuale conduzione parrocchiale.

L’argomento tiene banco nei bar e nelle piazze ma, tifo a parte, non produce soluzioni né vincitori. Gli sconfitti sono invece tutti i parrocchiani che, privilegiando simpatie di parte, ignorano l’insegnamento fondamentale di Cristo: amatevi l’un l’altro e progredite nella fede.

Che senso ha rifugiarsi nelle tradizioni, puramente umane e quindi transitorie, quando il faro del nostro comportamento deve essere il Vangelo?

Che senso ha tifare per un Parroco o per l’altro e addirittura contrastarne il mandato con parole o azioni malevole, se il fine di entrambi è il bene della Comunità?

Certamente un Parroco è anzitutto un uomo e come tale può sbagliare. Ma se è animato da pie intenzioni, lo fa in buona fede e va anzitutto compreso e aiutato.

Uniamo dunque i nostri sforzi affinché un bravo Sacerdote riesca a trovare la pace interiore, rinnovando la sua promessa di fedeltà al Signore. Al contempo, adoperiamoci per facilitare il gravoso compito che è stato affidato ad un capace e volenteroso Padre della Fraternità Monastica.

In entrambi i casi ci sarà d’ausilio la preghiera.

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