Sabato 12 novembre, nella chiesa di Borgo San Pietro è stata celebrata una messa per gli anziani, con tutti i parroci delle parrocchie del Comune e alla presenza del sindaco di Petrella Salto.
Gli anziani hanno potuto passare attraverso la Porta Santa collocata nel santuario.
Nella sua omelia, il parroco del luogo Tomasz Chlebowski ha accennato al ruolo della persona adulta nella Chiesa e nella società, specialmente come ricchezza di esperienza di vita e dedicazione alla preghiera.
“Ognuno di voi ha un posto unico e prezioso nel cuore di Dio e della Chiesa“, ha assicurato padre Tomasz, facendo poi riferimento ad alcuni personaggi biblici che sono stati coraggiosi testimoni della fede nella loro vecchiaia: Abraham, Mosè, Simeone, profetessa Anna, Zaccaria e Elisabetta…
A conclusione dell’omelia, il sacerdote ha consegnato ai partecipanti un frammento del testo della Lettera agli Anziani, del santo Giovanni Paolo II.
La vecchiaia, dunque, alla luce dell’insegnamento e nel lessico proprio della Bibbia, si propone come “tempo favorevole” per il compimento dell’umana avventura, e rientra nel disegno divino riguardo ad ogni uomo come tempo in cui tutto converge, perché egli possa meglio cogliere il senso della vita e raggiungere la “sapienza del cuore”. “Vecchiaia veneranda – osserva il Libro della Sapienza – non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni; ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza; vera longevità è una vita senza macchia” (4,8-9). Essa costituisce la tappa definitiva della maturità umana ed è espressione della benedizione divina”.
L’ agape fraterna e un spettacolo teatrale nel dialetto reatino nel convitto delle Suore Francescane di Santa Filippa hanno concluso la bella giornata dedicata a tutti quelli che sono nell’autunno della loro vita.