Beethoven e Tchaikovsky al Flavio Vespasiano. Concerto con la Youth Orchestra of Bahia in favore delle popolazioni colpite dal terremoto

Giovedì 8 settembre al teatro Flavio Vespasiano alle 21, la Youth Orchestra of Bahia – Yoba, diretta dal pianista di fama internazionale Ricardo Castro eseguirà il concerto per pianoforte e orchestra n°5 di Beethoven e la 4° sinfonia di Tchaikovsky. Il ricavato sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto.

La Yoba è stata fondata dal direttore d’orchestra e pianista Ricardo Castro nel 2007, sull’esempio venezuelano de El Sistema che utilizza appunto la musica classica per aiutare i giovani delle aree svantaggiate. Il progetto è sostenuto dal governo di Bahia nell’ambito del programma NEOJIBA (Centri statali per orchestre giovanili e infantili di Bahia) nel quale i giovani membri dell’orchestra insegnano a suonare a centinaia di bambini.

Castro, pianista di chiara fama e primo brasiliano a ricevere il titolo di membro onorario della Royal Philharmonic Society, ha creato NEOJIBA, che oggi conta oltre 4600 bambini, e insieme all’ l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Bahia (Yoba) si esibisce nei più importanti teatri del mondo con un repertorio che va dalla tradizione al contemporaneo senza rinunciare all’improvvisazione.

Dal punto di vista musicale c’è sicuramente molta carne al fuoco. Il fuoco ce lo mette Tchaikovsky. La sinfonia n°4 op. 36 in Fa minore è un continuo inseguirsi di fiamme tra gli archi e gli ottoni. E quando nel corso dell’opera l’allegro braciere sembra si stia per estinguere, ecco che riesplode l’incendio romantico del compositore russo.

La carne, una densa e articolata sostanza musicale, è rappresentata dal concerto per pianoforte e orchestra n° 5 op. 73 di Beethoven, detto “Imperatore” probabilmente a causa dell’occupazione di Vienna da parte dei francesi di Napoleone Bonaparte. Il titolo imperiale si adatta però perfettamente alla grandiosità e corposità dell’opera, dove il pianoforte sembra voler raggiungere un intoccabile infinito che solo l’immaginazione dello spettatore si troverà a sfiorare.